Strage in Texas, Kerr si commuove e sbotta: "Quando faremo qualcosa?"

Nella conferenza stampa prepartita di Gara-4 contro Dallas il coach di Golden State attacca il Senato: "Non possiamo diventare insensibili a queste cose"
Strage in Texas, Kerr si commuove e sbotta: "Quando faremo qualcosa?"© ANSA

DALLAS (Stati Uniti) - Nella conferenza stampa prepartita di Gara-4 tra i Dallas Mavericks e i suoi Golden State Warriors, coach Steve Kerr è visibilmente commosso e allo stesso tempo furibondo, mettendo in chiaro di non essere intenzionato a parlare di basket: "Non è successo nulla alla nostra squadra nelle ultime sei ore: giocheremo come sempre, ma la pallacanestro ora non conta". Kerr ha poi continuato parlando della strage avvenuta poche ore prima in una scuola elementare del Texas, dove un ragazzo di 18 anni ha sparato su studenti e insegnati uccidendo almeno 19 bambini e 2 educatori. "Da quando abbiamo finito la sessione di tiro 14 bambini e degli insegnanti (il numero delle vittime è successivamente aumentato) sono stati uccisi a 400 miglia da qui. Quando faremo qualcosa? - ha detto con tono feroce Kerr, sbattendo la mano con forza sul tavolo - Sono stanco, sono così stanco di venire qui e fare le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori. Sono stanco dei minuti di silenzio. Basta!".

Kerr attacca il Senato: "Desiderano solo più potere"

Kerr ha perso il padre in un attacco terroristico a Beirut - nel 1984 - e ha sempre perorato con grande convinzione la causa per limitare la diffusione di armi negli Stati Uniti. Durante la conferenza stampa il coach ha polemicamente parlato anche del disegno di legge HR8 - ormai "bloccato" da anni al Senato - attaccando coloro all'interno che non vogliono votarlo: "Non lo votano per mantenere il proprio potere - ha attaccato Kerr - ma chiedo a tutti voi senatori che rifiutate di fare qualcosa per la violenza e le sparatorie nelle scuole e nei supermercati, vi chiedo: avete intenzione di mettere il vostro desiderio di potere davanti alla vita dei nostri figli, dei nostri anziani e dei nostri fedeli? Perché è così che appare. È quello che succede ogni settimana". "Sono stufo marcio - ha proseguito - ne ho abbastanza. Non possiamo diventare insensibili a queste cose. Non possiamo sederci e leggerlo sul giornale e andare avanti. E ora andiamo a fare questo minuto di silenzio, è patetico".

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