Banchero, nuovo show in Nba. Bufera su Irving: punito dai Nets!

L'azzurro mette a referto 22 punti e gli Orlando Magic battono Golden State 130-129. L'australiano sospeso dai Brooklyn per un post antisemita: poi arrivano le scuse
Banchero, nuovo show in Nba. Bufera su Irving: punito dai Nets!

È stata una sfida vibrante quella giocata sul parquet dell'Amway Center tra Orlando e Golden State. Alla fine ad avere la meglio sono stati i padroni di casa che conquistano il secondo successo nelle nove gare stagionali e piegano i campioni in carica con il punteggio di 130-129. Continua invece il momento no per i Warriors, in serie negativa da quattro partite e fin qui mai vittoriosa nelle cinque trasferte affrontate. Ancora show dell'azzurro Paolo Banchero che mette a referto 22 punti in 36 minuti (8/17 dal campo anche se con 0/4 dalla lunga distanza e 6/9 ai liberi), corredati da 8 rimbalzi, tre assist e una stoppata ma anche cinque palle perse. Freddissimo invece dalla lunetta e dall'arco Suggs (26 punti). L'assalto finale degli ospiti non basta però, nonostante i 39 punti con 8/15 da tre di Stephen Curry e i 27 punti di Klay Thompson

Jokic da record: superato Chamberlain

Ennesima prova maiuscola dell'MVP in carica Nikola Jokic che firma la 79ª tripla doppia della sua carriera (15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist), superando in questa speciale classifica Wilt Chamberlain, e marchia il ritorno al successo di Denver, che passa al Paycom Center di Oklahoma City per 122-110. Sugli scudi anche Aaron Gordon (27 punti) Jamal Murray (24). Nuggets avanti anche di 19 nel secondo quarto salvo poi dover difendersi dal ritorno dei Thunder guidato da Shai Gilgeous-Alexander (37 punti con 13/17 dal campo e 11/11 dalla lunetta). A penalizzare i padroni di casa la scarsa vena dall'arco: appena 6/29.

Nba, i risultati delle partite della notte italiana

Orlando Magic - Golden State Warriors 130-129

Oklahoma City Thunder - Denver Nuggets 110-122

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Nba, scoppia il caso Irving: arriva la sospensione dei Brooklyn Nets

Intanto in Nba è ufficialmente scoppiato il caso Irving. Il cestista australiano ha pubblicato sul proprio account Twitter un post su un film antisemita, rifiutandosi poi di scusarsi. Un atteggiamento che non è affatto piaciuto ai Brooklyn Nets, proprietari del suo cartellino, che hanno deciso di sospenderlo: "Siamo rimasti sgomenti dal fatto che Kyrie si sia rifiutato di dire inequivocabilmente di non avere convinzioni antisemite e di riconoscere la presenza di materiale specifico ripugnante nel film. Questa non era la prima volta che aveva l'opportunità  - mancata - di fare chiarezza". Ecco perché l'atteggiamento di Irving viene considerato "profondamente inquietante, è contro i valori della nostra organizzazione e costituisce un comportamento dannoso per la squadra. Di conseguenza, siamo del parere che attualmente non sia idoneo a essere associato ai Brooklyn Nets". Una decisione che rimarrà tale "fino a quando non metterà in atto una serie di misure volte a rimediare all'impatto dannoso della sua condotta", anche perchè più volte i Nets avevano provato a far capire al giocatore "quanto potessero far male ed essere pericolose le sue parole e azioni".

Irving torna sui suoi passi e si scusa

Il duro comunicato della franchigia ha sortito il suo affetto tanto che qualche ora dopo il provvedimento, su Instagram il play ha fatto marcia indietro: "A tutte le famiglie e comunità ebraiche che sono state ferite e colpite dal mio post, voglio dire che sono profondamente dispiaciuto e mi scuso. Non avevo intenzione di mancare di rispetto verso la storia culturale ebraica riguardo all'Olocausto o di perpetuare l'odio". Irving, intanto, salterà almeno le trasferte contro Washington, Charlotte, Dallas e Clippers e la gara interna contro i New York Knicks. 

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È stata una sfida vibrante quella giocata sul parquet dell'Amway Center tra Orlando e Golden State. Alla fine ad avere la meglio sono stati i padroni di casa che conquistano il secondo successo nelle nove gare stagionali e piegano i campioni in carica con il punteggio di 130-129. Continua invece il momento no per i Warriors, in serie negativa da quattro partite e fin qui mai vittoriosa nelle cinque trasferte affrontate. Ancora show dell'azzurro Paolo Banchero che mette a referto 22 punti in 36 minuti (8/17 dal campo anche se con 0/4 dalla lunga distanza e 6/9 ai liberi), corredati da 8 rimbalzi, tre assist e una stoppata ma anche cinque palle perse. Freddissimo invece dalla lunetta e dall'arco Suggs (26 punti). L'assalto finale degli ospiti non basta però, nonostante i 39 punti con 8/15 da tre di Stephen Curry e i 27 punti di Klay Thompson

Jokic da record: superato Chamberlain

Ennesima prova maiuscola dell'MVP in carica Nikola Jokic che firma la 79ª tripla doppia della sua carriera (15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist), superando in questa speciale classifica Wilt Chamberlain, e marchia il ritorno al successo di Denver, che passa al Paycom Center di Oklahoma City per 122-110. Sugli scudi anche Aaron Gordon (27 punti) Jamal Murray (24). Nuggets avanti anche di 19 nel secondo quarto salvo poi dover difendersi dal ritorno dei Thunder guidato da Shai Gilgeous-Alexander (37 punti con 13/17 dal campo e 11/11 dalla lunetta). A penalizzare i padroni di casa la scarsa vena dall'arco: appena 6/29.

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