Popovich, è addio? Sarà Hall of Fame

L’ingresso è previsto a settembre. Più di un coach: il suo sistema copiato da altre franchigie
Popovich, è addio? Sarà Hall of Fame© AFPS

Ormai lo pensano tutti e lo scrivono i giornali di San Antonio. E l’indizio principale è il fatto che l’allenatore più vincente della storia Nba e il coach che ha creato più tecnici della lega (e non solo) abbia finalmente accettato di entrare nella Hall of Fame di Springfield, dopo aver rifiutato l’onorificenza per due anni. Gregg Popovich sarà introdotto con Dwayne Wade e Dirk Nowitzki e, quasi sicuramente, sta dirigendo le sue ultime gare a bordo campo. Giusto un anno fa aveva superato Don Nelson come più vincente, raggiungendo 1336 partite vinte. Non è soltanto il più vincente, Pop, ma è il migliore. E Derrick White, suo allievo agli Spurs e ora elemento chiave dei Boston Celtics, lo ha detto in un podcast tre mesi fa: «Popovich sa comunicare con le persone, sa come connettersi con i suoi giocatori su un livello più profondo. Con lui ho imparato tanto in campo, ma ho imparato ancora di più fuori dal campo. Ovviamente pretende molto, ma dice sempre che ci sono cose più importanti della pallacanestro, ti spinge a essere una persona migliore. Già nel mio primo, quando giocavo in G League, mi seguiva e mi consigliava, mi diceva che sta seguendomi».

Nba, Popovich verso l'addio?

Restano sei gare di questa stagione, forse le ultime. E l’ultimo valzer casalingo potrebbe essere contro Dallas il 9 aprile, ma c’è chi sostiene che Pop potrebbe lasciare anche prima. Popovich è diventato capo allenatore a San Antonio nel 1996. È poi stato anche ct degli Usa, mettendosi al collo l’oro dei Giochi di Tokyo. Ha dato un’impronta, un sistema anche societario, diremmo etico alla franchigia e trasmesso questo indirizzo alla lega nel suo complesso. In fondo i 5 anelli Nba e i tre premi da allenatore dell’anno sono dettagli, seppur importanti del suo lavoro clamoroso. Ora si aspettano soltanto notizie certe da Pop, che ovviamente è così grande da potersi permettere di lasciare quando lo vorrà lui.

Nba, Silver non abdica

La Nba potrebbe perdere Popovich, ma nel frattempo è sicura di trattenere il commissioner Adam Silver. è stato lui stesso a smentire le voci che lo volevano indirizzato verso la Disney. «Non ho intenzione di andare da nessuna parte. Amo il mio lavoro». E parte importante del suo lavoro di questi giorni è il rinnovo del contratto collettivo in scadenza. Il direttore dell’assogiocatori Tamika Tremaglio ha detto che i giocatori non lasceranno il tavolo delle trattative oggi: «La scadenza del 31 marzo è un pi riferimento importante, e stiamo facendo tutto il possibile per raggiungere un accordo con la Lega. Se non avremo raggiunto un accordo e la Lega deciderà di ritirarsi, sarà una delusione, soprattutto considerando il lavoro che entrambe le parti hanno svolto nelle trattative. Ma lee partite verranno giocate senza problemi». E Silver lo ha confermato: «Entrambe le parti si sono avvicinate. Resta divario divario tra il punto in cui ci troviamo e quello in cui dobbiamo essere per concludere un accordo. Ma le discussioni sono molto positivo e hanno aumentato il forte slegame che abbiamo con i nostri giocatori e con l’associazione».

Nba, la polemica Gobert

Ovviamente c’è sempre qualche problema. Per esempio Rudy Gobert che ha deciso di denunciare presunti favoritismi arbitrali nei confronti delle grandi squadre E lo ha fatto dopo la sconfitta di Minnesota contro Phoenix per 107-100. «é profondamente ingiusto. Sono nella lega da tanti anni ed è così ogni sera. Concedo sempre il beneficio del dubbio, ma mi è sembrato evidente. Per esempio che Golden State sia sta aiutata contro i Sacramento Kings. Capisco che sia un business e che debbano esserci nei playoff le superstar, noi lavoriamo per essere a quel livello,ma stavolta non ci è stato concesso». Intanto Dallas, però è praticamente fuori, pur con due stelle come Doncic e Irving

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