Imbarazzo Nba, Miles Bridges torna dopo la condanna: l'applauso inopportuno

Dopo aver saltato le ultime trenta partite a causa delle violenze nei confronti della moglie, l'ala degli Charlotte Hornets ha fatto il suo debutto stagionale. L'accoglienza dei tifosi lascia perplessi
Imbarazzo Nba, Miles Bridges torna dopo la condanna: l'applauso inopportuno

Sabato notte Miles Bridges, dopo aver saltato l’intera durata della scorsa stagione NBA, ha fatto il suo debutto stagionale con la maglia degli Charlotte Hornets. L'ala statunitense è tornata in campo per il match contro i Milwaukee Bucks, subentrando dalla panchina e segnando 17 punti. Al suo ingresso in campo (indicando il cielo con le dita) il pubblico di casa ha accolto il giocatore con un caloroso applauso che causa inevitabilmente una riflessione.

Ma facciamo un passo indietro: il caso Miles Bridges è una delle pagine più controverse e sconvolgenti nella storia della Lega. La storia inizia nel giugno del 2022, quando viene arrestato per aver colpito ripetutamente la moglie in presenza dei figli, che affermano di aver visto il padre strangolare la loro madre, causandole fratture e una grave commozione cerebrale. Il cestita americano lascia la prigione su cauzione, patteggiando una pena di tre anni di libertà vigilata e il divieto di non potersi avvicinare a 100 metri dalla residenza della moglie per dieci anni.

Miles Bridges, due nuove denunce

Oltre alla pena sul piano legale, Bridges riceve da parte della NBA una sospensione di trenta partite, venti per la stagione 22/23 e dieci per quella attuale. Durante l’estate appena conclusa, gli Hornets non hanno voluto rinunciare a un giocatore di talento e su cui hanno investito. Così decidono di offrire un nuovo contratto a Miles, che conquista in tale modo la tanto desiderata possibilità di salvare la propria carriera. Il 5 ottobre 2023 nei confronti del giocatore di Buzz City arrivano altre due denunce: una per aver violato l’ordine restrittivo verso il domicilio della moglie e l'altra per aver danneggiato la casa e l’auto della donna lanciando delle palle da biliardo (con i figli all'interno della vettura, tra l'altro). Il 13 ottobre 2023 viene emesso un mandato di arresto a suo carico. Bridges si costituisce e poi viene rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di soli 1000 dollari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Ja Morant e la differenza con Miles Bridges

Per fare un paragone, qualche mese fa la NBA ha usato il pugno duro nei confronti di Ja Morant: il cestista dei Grizzlies è stato squalificato per 25 partite per aver impugnato un'arma da fuoco in una serie di video sui social. La scelta del commissioner Adam Silver è stata applaudita da appassionati e addetti ai lavori. Il ritorno in campo di Miles Bridges invece scatena più di una polemica. Tra qualche settimana il giocatore dovrebbe finire nuovamente a processo per le ultime due denunce, ma pur avendo a disposizione fatti e una condanna in giudicato, la NBA guarda dall’altra parte. E di fronte ad un uomo dichiarato colpevole da un’istituzione nazionale, la risposta del pubblico americano al suo ritorno in campo è stata un caloroso applauso. Un gesto che fa inevitabilmente discutere.

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Sabato notte Miles Bridges, dopo aver saltato l’intera durata della scorsa stagione NBA, ha fatto il suo debutto stagionale con la maglia degli Charlotte Hornets. L'ala statunitense è tornata in campo per il match contro i Milwaukee Bucks, subentrando dalla panchina e segnando 17 punti. Al suo ingresso in campo (indicando il cielo con le dita) il pubblico di casa ha accolto il giocatore con un caloroso applauso che causa inevitabilmente una riflessione.

Ma facciamo un passo indietro: il caso Miles Bridges è una delle pagine più controverse e sconvolgenti nella storia della Lega. La storia inizia nel giugno del 2022, quando viene arrestato per aver colpito ripetutamente la moglie in presenza dei figli, che affermano di aver visto il padre strangolare la loro madre, causandole fratture e una grave commozione cerebrale. Il cestita americano lascia la prigione su cauzione, patteggiando una pena di tre anni di libertà vigilata e il divieto di non potersi avvicinare a 100 metri dalla residenza della moglie per dieci anni.

Miles Bridges, due nuove denunce

Oltre alla pena sul piano legale, Bridges riceve da parte della NBA una sospensione di trenta partite, venti per la stagione 22/23 e dieci per quella attuale. Durante l’estate appena conclusa, gli Hornets non hanno voluto rinunciare a un giocatore di talento e su cui hanno investito. Così decidono di offrire un nuovo contratto a Miles, che conquista in tale modo la tanto desiderata possibilità di salvare la propria carriera. Il 5 ottobre 2023 nei confronti del giocatore di Buzz City arrivano altre due denunce: una per aver violato l’ordine restrittivo verso il domicilio della moglie e l'altra per aver danneggiato la casa e l’auto della donna lanciando delle palle da biliardo (con i figli all'interno della vettura, tra l'altro). Il 13 ottobre 2023 viene emesso un mandato di arresto a suo carico. Bridges si costituisce e poi viene rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di soli 1000 dollari.

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