Basket Serie A, Varese piange la scomparsa di Gualco

Il dirigente fu protagonista dell'epopea continentale dell'Ignis, che giocò 10 finali di Coppa dei Campioni consecutive

VARESE – La Pallacanestro Varese e il basket italiano piangono la scomparsa di Giancarlo Gualco, a 82 anni. Gualco era malato da tempo, ma il suo nome veniva sempre rievocato tra gli artefici della grande storia di Varese, visto che il dirigente era stato tra gli artefici dell'epopea continentale dell'Ignis del commendator Borghi, capace di disputare per dieci anni consecutivi la finale di Coppa dei Campioni, trionfando cinque volte, negli anni di Nico Messina, Aza Nikolic, Sandro Gamba in panchina, Dino Meneghin, Bob Morse, Manuel Raga, Charlie Yelverton, Aldo Ossola e Marino Zanatta (solo per fare qualche nome) in campo. Prima ancora Gualco aveva giocato (dal 1948 al 1959) mettendosi in luce per le eccellenti doti di tiratore.

VESCOVI – A ricordare Gualco, il cui funerale sarà sabato mattina (ore 10.30) nella basilica di San Vittore, è stato il presidente dell'odierna Varese, Cecco Vescovi: «Ci lascia una parte importantissima della storia della Pallacanestro Varese e della nostra città. Il nome di Giancarlo Gualco è legato indissolubilmente ai più grandi successi ottenuti dal nostro club e grazie a lui il nome della nostra città è stato portato gloriosamente in giro per il mondo. Sono sicuro che da lassù continuerà a seguirci con grande affetto come ha sempre fatto, anche nell’ultimo periodo nonostante la malattia lo condizionasse. Giancarlo non ci ha mai fatto mancare il suo incoraggiamento. Tutti noi della sua Pallacanestro Varese ci stringiamo alla famiglia, alla moglie Marisa e ai figli Rossana e Maurizio che abbracciamo commossi nel ricordo di una leggenda varesina dello sport».


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