Basket Serie A, Moretti: Pistoia è irripetibile

Il tecnico esulta dopo il pari nella serie contro Milano: «Abbiamo battuto due volte chi non perdeva da 21 gare, vedendo il timore nel loro sguardo». Ma Washington e Wanamaker sono in dubbio

PISTOIA – A prescindere da come finirà domani sera in gara5 a Milano, la Giorgio Tesi Group chiuderà la stagione a testa altissima. Il pari nella serie contro l'Emporio Armani, in una serie teoricamente a pronostico chiuso, è un'impresa che coach Paolo Moretti (allenatore dell'anno in Serie A) spiega parlando di felicità e di affetto nei confronti dei suoi giocatori: «Adesso chiedo loro le cose per favore, con gentilezza e amore, perchè per loro ho soltanto affetto. Mi hanno fatto felice, in gara4 avevo chiesto loro di entrare nella partita per capire quali fossero le novità tecniche o tattiche, e con l'idea di temere l'impatto fisico di Milano dopo la sconfitta di gara3. Abbiamo subito la tempesta del secondo quarto, siamo andati negli spogliatoi sotto di 16 ma con la nostra gente che ci ha tributato un bellissimo applauso».

IRRIPETIBILE – E per descrivere la rimonta della ripresa, Moretti usa una parola: «Irripetibile, nell'intervallo ho chiesto alla squadra di dare quanto era rimasto. Ho spiegato cosa volevo, hanno visto che si poteva fare, e allora siamo rientrati giocando con cuore, determinazione, spirito, e con la spinta del pubblico abbiamo battuto per due volte di fila una squadra che in campionato non perdeva da 21 gare. E nel terzo quarto abbiamo visto il timore, l'insicurezza e la difficoltà negli occhi di Milano».

PREOCCUPAZIONE – Ma in vista di gara5, Moretti ha due dubbi. Da un lato c'è il timore per una squalifica di Deron Washington, espulso ad inizio quarto finale per la baruffa con Alessandro Gentile: «E con tutto il rispetto per Alessandro, se a loro manca Gentile, hanno una panchina così lunga che possono rispondere alle assenze Se a noi manca Washington, è diversa...». E in più c'è la paura per Wanamaker, 28 punti e 5/5 da tre in gara4: «C'è un problema muscolare da valutare, non so con quali armi ci presentiamo».

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