ROMA – Scudetto, Coppa Campioni e Coppa Intercontinentale. La Virtus Roma ha celebrato il trentennale del suo Grande Slam, che si completò con il trionfo a San Paolo, al Ginásio do Ibirapuera. Il paradosso è che il giorno del trionfo coincise con la sconfitta 112-92 contro il Marathon Oil, risultato che però consentì ugualmente al Bancoroma di Valerio Bianchini di conquistare il torneo internazionale, disputato su un girone all'italiana tra le migliori squadre europee e le sudamericane.
RIVINCITA - La certezza era arrivata il giorno precedente con la vittoria di un punto sul Barcellona nella rivincita della finale europea – vinta sempre da Roma – pochi mesi prima a Ginevra. Una vittoria, quella sugli azulgrana, che seguì i successi su EC Sírio e Obras Sanitarias, e che arrivò nonostante l'espulsione di Bianchini e l'uscita per falli dei vari Flowers, Polesello, Tombolato e Townsend. Fu così Solfrini a decidere il match allo scadere, con palla rubata e canestro del sorpasso decisivo.