Milano inarrestabile, la Virtus vince il derby di Bologna. Brindisi piega Brescia

Con la netta vittoria contro Venezia, i ragazzi di coach Messina restano imbattuti in testa alla classifica di Serie A, mentre Djordjevic batte la Fortitudo di Sacchetti con un netto +20. Successo per l'Happy Casa contro la Germani, sorride Pesaro
Milano inarrestabile, la Virtus vince il derby di Bologna. Brindisi piega Brescia© CIAMILLO-CASTORIA

MILANO - E sono nove. Inarrestabile l'Olimpia Milano che nel big match contro Venezia, da dimostrazione di grande solidità portando a casa due punti in una partita maschia e combattuta. Soffre nel primo quarto il team di Messina, è infatti la Reyer a chiudere in vantaggio la prima fazione sul 21-25 tascinata dall'ottimo inizio di Fotu. Corre ai ripari Milano che sistema la difesa e affonda nel secondo quarto, approfittando delle "polveri bagnate" in fase offensiva del lagunari e dell'ottima vena realizzativa dell'americano LeDay, concludendo la prima frazione in vantaggio di cinque punti sul 44-39. La sterzata definitiva alla partita arriva nel terzo quarto, quando Milano dilaga con Delaney e grazie anche ad un ottimo quarto di Shields. Sul +20 i meneghini rallentano il ritmo ma Venezia non riesce comunque a riavvicinarsi, così termina 86-72. La Virtus si aggiudica il derby di Bologna con un sonoro +20: termina 91-71. Gli uomini di Djordjevic riescono ad avere un controllo della gara per tutti e 40' andando avanti di 3 nel primo quarto, per poi allungare sul +6 all'intervallo. Con ben 6 giocatori in doppia cifra, top scorer Pajola con 14 punti, le V Nere continuano la loro marcia verso la vittoria anche nel secondo tempo. Non bastano infatti i 20 di Saunders e i 17 di Happ a Meo Sacchetti che nell'ultimo quarto crolla: 13-24 per Teodosic e compagni che spengono definitivamente la Fortitudo.

Brindisi insegue Milano, ok Varese e Pesaro

Brindisi resta in scia dell'Olimpia Milano superando, seppur a fatica, una coraggiosa Brescia per 74-71. Punti importanti per i ragazzi di Vitucci che infilano l'ottavo risultato utile consecutivo in campionato, riscattando la sconfitta europea con il Burgos, al termine di una gara molto lottata contro la Germani. Una gara in equilibrio per tutti e 40' i minuti che i pugliesi riescono a portare a casa con un finale giocato da grande squadra. Primi due quarti equilibrati con i padroni di casa avanti di 2 all'intervallo. Nel terzo quarto il punteggio è emblematico sul 56-56, ma gli ospiti riescono ad allungare e a 6' dalla fine il riusltato registra 62-69. Sembra fatta per la Leonessa che cede però nel finale e lascia la vittoria agli avversari che rifilano un parziale di 12-2 iniziato da Perkins e concluso dalla tripla di Zanelli. Festa anche per Varese che si impone in trasferta sul parquet di Trento per 77-74. Decisivi per l'Openjobmetis i 28 di Douglas (14 solo negli ultimi 10) e i 20 del solito Scola, non bastano alla Dolomiti Energia i 23 di Morgan. Trova i due punti anche Pesaro che in casa asfalta la Reggiana per 84-63. Per le Vuelle super prestazione di Delfino che mette a referto 19 punti, trascinando la Carpegna Prosciutto al successo in un match ben amministrato soprattutto nel secondo tempo: termina con un rotondo +21.

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Roma, a Cantù è un'altra sconfitta

In una settimana resa ancora più pesante dalla mancanza di novità sul fronte societario (c'è silenzio in relazione all'entrata dei nuovi soci americani) la Virtus Roma cade a Cantù priva ancora di Hunt e con Robinson, per parola di coach Bucchi, "al 10% della forma". Al PalaPianella arriva l'ennesima sconfitta per i capitolini, la seconda consecutiva in terra lombarda dopo quella contro Varese. Partita però tutto sommato equilibrata, con Cantù che solo nel terzo quarto riesce a piazzare il break decisivo, trascinata dai soliti Thomas e Smith (21 e 18 punti al termine per i due americani), mentre Roma si mette sulle spalle del solito Baldasso (19 punti) che ben sostenuto da Beane (15 punti) e Biordi (14 punti) permette ai suoi di restare attaccati alla partita sino all'ultimo quarto. I canturini sfruttano però la maggior profondità della rosa e arrivano all'ultima frazione più concentrati e meno a corto di ossigeno degli avversari, e perfezionano la vittoria anche grazie ai punti finali di Kennedy ( 18 per lui al termine). Finisce 101-85.

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