Nn può che essere soddisfatto della vittoria del Ciriè calcio, categoria Giovanissimi Provinciali Ivrea, il presidente Riccardo Savant Levet.
«Una vittoria figlia di un progetto che è nato qualche anno fa - dichiara il presidente Savant Levet - Abbiamo delle ottime annate, a partire dal 2004, passando per i 2005, i 2006 e i 2008 che sono annate ottime. Il 2008 ha vinto tutte le partite del girone di ritorno e all'andata ha perso una sola partita. Abbiamo un progetto giovane, quello del Ciriè calcio che comincia a dare i suoi frutti con le prime rose che sono appunto i 2004 che stanno sbocciando e sul quale il progetto del Ciriè sta rinascendo con un settore giovanile e una scuola calcio che ha l'ambizione di arrivare nelle prime dieci/quindici società della provincia di Torino. Questa è un po' la filosofia della nostra società, quella su cui ci basiamo e quella che secondo noi deve essere negli anni a venire il futuro del calcio. Il calcio dilettantistico deve essere dei giovani e non sprecare soldi per dei professionisti mascherati».
Inevitabili i complimenti da parte del presidente per il risultato ottenuto dal Ciriè nel campionato Giovanissimi Provinciali Ivrea: «Ovviamente non posso che fare un plauso per l'ottimo lavoro del nostro allenatore Paolino Comità e di tutto il gruppo dirigenziale, il diretto sportivo Claudio Rocchietti, che assieme all'allenatore ha creato un gruppo vincente con la mentalità giusta, figlia di un gruppo che arriva dalla nostra Scuola Calcio. La nostra Scuola Calcio è tra le prime dieci tra Torino e provincia come risultati e numero di bambini, quindi è un prodotto vincente e cercheremo di avere almeno tre categorie regionali nei prossimi tre/quattro anni».
Il Ciriè calcio, infatti, non ha alcuna intenzioni di fermarsi ed è pronto a raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi: «Stiamo anche costruendo un sintetico nuovo questa settimana, per fare scuola tecnica individuale e scuola calcio Piccoli Amici non più su erba, ma su sintetico. Il progetto Ciriè che abbiamo iniziato quattro anni fa sta iniziando a sbocciare in piena primavera e il bello deve ancora venire.
Abbiamo questi ragazzi che devono essere l'ossatura per chi vorrà rimanere nella nostra squadra. L'importanza del nostro bacino è avere sempre più ragazzi che ci rappresentino nelle categorie superiori e una prima squadra che dovrà essere costituita da ragazzi che sono i figli della nostra Scuola Calcio, con un senso di appartenenza che stiamo insegnando ai nostri ragazzi, tornando a quello che era il calcio di quando giocavo io, ovvero passione, attaccamento, gruppo, voglia di divertirsi e fare sport».