Disavventura per i ragazzi del Garino calcio: in ospedale in seguito ad un'intossicazione alimentare

In trasferta per il Trofeo Adriatico di Rimini, le rose degli under 14 e under 15 della Polisportiva Garino di Vinovo hanno dovuto fare in conti con un'intossicazione alimentare
Disavventura per i ragazzi del Garino calcio: in ospedale in seguito ad un'intossicazione alimentare

Arrivati in un albergo di Rimini per partecipare al Trofeo Adriatico, le rose degli under 14 e under 15 della Polisportiva Garino di Vinovo hanno dovuto fare in conti con un'intossicazione alimentare.

 In base a quanto raccontato dal presidente e mister della Polisportiva Garino, Gianni Matacchione: «Siamo arrivati giovedì sera in hotel e abbiamo consumato un cocktail di benvenuto. Siccome siamo arrivati tardi eravamo gli unici a cenare lì in struttura, per cui le nostre supposizioni, su cui aspettiamo le conferme dopo gli accertamenti del caso, sono che c'era qualche cosa che non andava nel pasto di giovedì sera. Anche perchè dal giorno dopo hanno iniziato a stare male praticamente il 70% dei ragazzi. Ha iniziato a colpire i ragazzi più piccoli, quelli dell'under 14, per poi arrivare il giorno dopo ancora a colpire i ragazzi dell'under 15. Gli adulti colpiti sono di meno, solo un paio, probabilmente abbiamo qualche difesa immunitaria più resistente, quindi a noi non ci ha colpito. Per i ragazzi, invece, è stata abbastanza devastante. Nel giro di 24 ore erano quasi tutti KO, praticamente si sono salvati due del 2005 e otto del 2004, quindi una decina di persona su 38.

I ragazzi sono stati distribuiti tra Rimini, Riccione e Cesena e abbiamo fatto tutto il possibile per non lasciare solo nessuno, compreso ovviamente i ragazzi in struttura che stavano bene. Siamo arrivati alla semifinale che eravamo in 10 senza portiere».

A quel punto, viste le difficoltà del caso, la squadra avrebbe potuto decidere di rinunciare al torneo. Ma non è stato così e come dichiarato dal presidente Matacchione: «i ragazzi hanno detto "no, noi vogliamo assolutamente andare a giocare lo stesso, anche in questi condizioni". In quel momento è arrivato uno dei dimessi dell'ospedale, che ha detto faccio io l'undicesimo e resto in porta. Di conseguenza siamo andati a giocare questa semifinale. È stata una partita giocata più che con la tecnica e la tattica, con il cuore. Questi ragazzi hanno dato l'anima perchè volevano a tutti i costi giocare la finale nello stadio di Rimini, perchè era un'esperienza indimenticabile per loro, giocare in un vero stadio che ha visto pestare il campo da squadre professionistiche.

Abbiamo quindi vinto 1-0 e siamo andati a giocare a Rimini. Nel corso della semifinale abbiamo perso altri due ragazzi, non per intossicazione alimentare, ma per infortunio, di conseguenza siamo rimasti in 9. A quel punto qualche ragazzo dimesso del 2005 si è dimostrato disponibile a provare a giocare e quindi siamo andati a giocare la finale facendo una mista 2004-2005. Ce la siamo giocata, anche perchè abbiamo perso 1-0 ed è stato l'unico gol subito in tutta la manifestazione. Prima di subire l'1-0 abbiamo avuto una grande occasione per andare in vantaggio e poi altre due occasioni per pareggiarla, però diciamo che hanno provato anche a vincere la finale, nonostante le condizioni in cui erano. È stata già un'impresa così.

Il nostro obiettivo era cercare di passare il primo turno, perchè passavano solo le prime di ogni girone. Abbiamo passato il primo turno quando la squadra era ancora quasi al completo. L'ultima partita del primo turno già eravamo senza alcuni giocatori che iniziavano ad avere qualche problema intestinale. Dal quarto di finale in poi è stato un continuo aggiungersi di giocatori che stavano male».

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