PERSONAGGIO / Marco Marramao: quale futuro dopo il Derthona?

L'ex team manager in vista della prossima stagione smentisce le voci su Canelli e mostra grande interesse per il nuovo progetto della Vogherese
PERSONAGGIO / Marco Marramao: quale futuro dopo il Derthona?

Il 30 giugno si è ufficialmente chiusa la sua esperienza nel ruolo di team manager del Derthona. Ora, fresco di partecipazione all’Europeo Under 21 nel team responsabile dell’organizzazione, Marco Marramao si sbottona e rivela alcuni dettagli sulla stagione appena conclusa. In attesa di conoscere il suo futuro.

Dopo l’esperienza con la spedizione della Padania all’Europeo Conifa, hai da poco concluso quella all’Europeo Under 21, in un ruolo per te nuovo. Che cosa ti ha lasciato?

Ho lavorato all'organizzazione dell'evento con la UEFA e con la FIGC: è stata un’esperienza unica, sia sotto l'aspetto formativo che sotto l'aspetto umano. Per chi ama il calcio come me vuol dire realizzare un sogno. Ho avuto il piacere e l'orgoglio di lavorare a fianco di professionisti del settore, preparare accrediti e documenti per i nostri calciatori della Nazionale, vivere la loro quotidianità e l'evento giorno dopo giorno in tutte le sue forme.

Con la fine del mese di giugno si è conclusa anche la tua stagione nel ruolo di team manager al Derthona. Che campionato è stato quello appena concluso?

Con molto dispiacere dalla fine del campionato non ho più sentito nessuno, ma non è nel mio stile fare polemica, soprattutto nei confronti di un club in cui ho lavorato. Ho vissuto un’esperienza importante, che mi ha insegnato tanto, anche se non è andata come mi aspettavo. Avevo sposato con convinzione il progetto che mi era stato proposto dal direttore Musumeci, nei confronti del quale nutro grande stima: l’annata non è stata fortunata, sono successe troppe cose che non hanno permesso di dare continuità al progetto iniziale. Sono comunque grato al Calcio Derthona per avermi dato la possibilità di fare calcio, ho lavorato con un gruppo fantastico di calciatori e con un mister come Alberto Merlo che è capace di arricchire di contenuti non solo la squadra che allena ma l'intero campionato... poche volte in questi anni ho visto un allenatore così preparato sulla categoria e con la sua passione!

Cosa ti aspetta per la nuova stagione? Qualcuno ha già parlato di un tuo ritorno al Canelli.

Canelli mi ha lanciato come dirigente, c'è grande affetto, lì mi sento a casa. Ho avuto alcuni contatti con il presidente Scavino, ma poi non ci siamo più sentiti. Penso che abbiano preso altre strade. Canelli resta una piazza a cui sono legato e per loro la mia porta resta aperta. Per quanto riguarda il mio futuro qualcosa c'è, ma per ora è tutto ancora in fase esplorativa.

Nessuna proposta dalla società della città in cui vivi?

No, evidentemente all’Acqui non mi ritengono all’altezza, ho capito che non c’è spazio per me. Da cittadino resto uno dei primi tifosi di un club storico e importante che merita di stare almeno in Eccellenza o Serie D anche alla luce dei forti investimenti messi in atto ogni anno dalla proprietà. Anche se è un peccato vedere che le presenze allo stadio sono calate rispetto al passato.

C’è qualche progetto che sta suscitando la tua curiosità?

Sto seguendo dai giornali il progetto della Vogherese: c'è entusiasmo e voglia di costruire qualcosa di solido negli anni! Ho sentito anche il mister Tassi e mi ha parlato molto bene della società e del progetto che hanno! Voghera è una città che vive di calcio e ha una storia importante, con una tifoseria straordinaria! Da esterno mi affascina. Sono curioso di vedere che campionato farà l'Hsl Derthona una squadra che unisce la città, che ha una tifoseria pazzesca, con presenze ben più “calde” rispetto a tante squadre di categorie superiori.

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