Nuovo impianto per il Sant'Ignazio

Il sodalizio presieduto da Agostino Iocola gestirà l'impianto di via Tirreno 303 in precedenza della Polisportiva Santa Rita
Nuovo impianto per il Sant'Ignazio

Non rimarrà inutilizzato ancora a lungo l’impianto sportivo intitolato ad Agostino Iocola, da lunghi mesi abbandonato dopo lo sfratto esecutivo in seguito a un lungo contenzioso tra la Circoscrizione 2 e la Polisportiva Santa Rita, ultimo gestore della struttura torinese di via Tirreno 303. Il bando lanciato a settembre non è andato dunque perduto e ha assegnato in via ufficiale al Sant’Ignazio Sport, dopo la rinuncia del Pozzomaina primo classificato, la concessione fino al prossimo giugno 2023. Onere e onore che invece ha accolto di buon grado la società di via Monfalcone, a pochissime centinaia di metri dallo Iocola, per una sorta di travaso quasi naturale laddove già per alcune stagioni i molti ragazzi del club avevano disputato allenamenti e partite.

L’impegno del Presidente Alfonso Cucco e del suo staff sarà quello di riaccendere progressivamente i motori, dopo aver immediatamente provveduto al trattamento anti legionella, indispensabile in seguito alle tracce rinvenute lo scorso mese di giugno. Con la ferma volontà di restituire dignità a un centro sportivo storico per il quartiere e di rompere con il passato, senza la benché minima intenzione di collaborare o stipulare accordi con la precedente gestione. Ma non sarà l’unica sfida che attenderà il SIS, sin dalla sua nascita attivissimo socialmente e calcisticamente nella Circoscrizione 2, che ha recentemente sfondato il muro dei duecento tesserati tra bambini e ragazzi di tutte le età, dai Primi Calci alla Terza Categoria. Seppur la concessione sarà solamente temporanea, fine al termine dell’attuale stagione, l’impegno economico previsto dalla società giallorossa sarà tutt’altro che banale, sospinto dalla prospettiva di poter finalmente disporre di un campo a undici per i propri atleti. Sarà però soltanto un utilizzo parziale, vista l’impossibilità di usufruire delle caldaie (e di conseguenza delle docce) e di alcuni locali, ripuliti dalla totalità del materiale lasciato accatastato negli anni ma con la necessità di lavori di riqualificazione e ristrutturazione che stride con lo scarso tempo a disposizione. Ecco perché il vero obiettivo del Sant’Ignazio, ma non solo, sarà partecipare al bando pluriennale, atteso in uscita nelle prossime settimane, sul quale saranno numerose le società che proveranno a mettere le mani e affondare le radici. Nel frattempo, però, gli sforzi non indifferenti del sodalizio giallorosso permetteranno al cuore della struttura di tornare a battere. Un primo e indispensabile passo verso la definitiva rinascita.

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