Da 46 anni abbonato in curva e in tribuna della Juventus, da meno – ma con la stessa passione – da Presidente dell’Acqui: Massimo Bollino è un punto di riferimento per il territorio di Acqui Terme e per tutta la provincia di Alessandria.

E nell’ultimo anno, non sono state poche le soddisfazioni che il settore giovanile bianconero si è tolto, con un’assoluta impresa sfiorata nella categoria Under 18 dalla formazione guidata da Alessandro Malvicino (premiato con il Golden Coach dall’Associazione Italiana Allenatori poco più di un mese fa), che si è laureata campione regionale e ha sfiorato lo scudetto nazionale, arrendendosi soltanto nel secondo tempo supplementare alla forza del Montespaccato (club della Provincia di Roma):

«È stato molto soddisfacente. L’impresa con la formazione dell’Under 18 inorgoglisce noi e il Piemonte. Tra l’altro è accaduto soltanto due volte nella storia della nostra regione, prima di noi c’era riuscito soltanto il Chieri. Una finale persa, che non riesco a digerire nemmeno adesso. La squadra se l’è giocata fino alla fine e ha dimostrato un carattere e orgoglio. Una formazione che aveva le caratteristiche per fare bene, e infatti ha rispettato le attese. Devo ringraziare ancora una volta pubblicamente mister Malvicino, perché questi ragazzi hanno lavorato sodo e sono rimasti umili e compatti. Sono davvero orgoglioso».

Da una grande soddisfazione a una immensa delusione, perché in virtù del regolamento, l’unica formazione del vivaio dell’Acqui retrocessa nei campionati provinciali quest’anno è stata l’Under 15 di Federico Rovera, che tra l’altro sta dominando il campionato attuale a punteggio pieno: «Ci siamo rimasti malissimo. Abbiamo chiesto un ripescaggio che non ci è stato concesso, considerato che abbiamo tenuto alto il nome della regione l’anno precedente. Ma è andata così. Fortunatamente limeranno il regolamento, in una situazione che non ho mai trovato ammissibile, perché di fatto era giocare non per sé stesso ma per gli altri».

Anche questa stagione, come confermato dallo stesso Presidente Bollino, si sta svolgendo come da previsione: «Dal punto di vista generale, direi bene. Forse stanno faticando un po’ i 2009, perché la prima annata sul campionato regionale ha un impatto molto forte per noi, ma è normale. Più che altro dal punto di vista fisico. Abbiamo questo muro da sfondare all’inizio ma poi, tutte le altre leve si stanno comportando nel migliore dei modi. Abbiamo i 2006 di Oliva in testa al campionato a pari merito con il Chieri. La Juniores sta andando molto forte, considerato che è anche stata penalizzata dal fatto che cinque-sei elementi dell’annata 2004 sono passati in Prima squadra. Uno degli obiettivi primari del vivaio, che è quello di portare più giovani possibili in prima squadra, direi che è stato ampiamente raggiunto nell’ultimo anno più che nelle stagioni precedenti. Devo sempre ringraziare tutti, a partire dai nostri responsabili del reparto giovanile, Mirko Rondinelli e Andrea Manno. La società, come al solito, oltre all’organizzazione, non fa mai mancare nulla a questi ragazzi».

Ed è proprio la già citata Under 17 la formazione che sta regalando le migliori soddisfazioni, con l’obiettivo – perché no – di provare a ripetere le gesta dell’anno precedente dell’Under 18: «Ci sono elementi nelle file dei 2005 e dei 2006 che sono seguiti dalla Prima squadra. Hanno fatto anche qualche allenamento con Merlo. Sicuramente è una leva importante. Non è da tutti i giorni per noi giocarcela con il Chieri a pari merito. Anche lì, grande orgoglio. Lotteremo fino alla fine. Poi, come sempre vinca il migliore. Ho seguito il big match casalingo terminato in parità lo scorso 20 novembre e devo dire che le due squadre si equivalgono. In un campionato, la classifica è difficile che menta. Ovviamente possono subentrare infortuni o la profondità della rosa, ma il campo è alla fine quello che parla».