U19 Nazionali, Zucco: “Il mio Fossano può fare ancora molto”

Il tecnico, alla guida dell’Under 19 del Fossano, racconta il suo arrivo all'interno della società dei blues e fissa i prossimi obiettivi stagionali.
U19 Nazionali, Zucco: “Il mio Fossano può fare ancora molto”

Gli inizi alla Pro Eureka, poi gli anni al Chieri, oggi, invece, l’approdo al Fossano, dove si divide tra tecnico della Juniores e allenatore in seconda della Prima squadra, in Serie D, Giuseppe Zucco sta vivendo il suo sogno.

Il tecnico, approdato nell’Under 19 a novembre, ha risollevato una squadra che aveva conquistato solo tre punti nelle prime sette giornate. Intervenuto ai nostri microfoni, l’allenatore dei blues ha analizzato il rendimento della sua creatura e la prossima partita, in cui affronterà il Chieri, capolista del Girone A ed ex squadra del tecnico. 

Lei è arrivato dopo un inizio di stagione abbastanza tortuoso. Come ha trovato i ragazzi? Cosa vi siete detti al suo arrivo? 

«Ai ragazzi ho detto che dovevamo ritrovare la giusta serenità, ricominciando da zero. All’inizio ho lavorato molto sulla testa, successivamente sul gioco e modulo, cercando stabilità. Prima di tutto, però, si deve entrare in sintonia con il gruppo e la testa, perché è la base del gioco del calcio: se quella non funziona, non vanno nemmeno le gambe». 

Dal suo esordio sono arrivati quattro pareggi consecutivi, una sconfitta e due vittorie. Alla prima del 2023, invece, avete perso contro il Derthona. Come valuta il rendimento tenuto finora? 

«La partenza è stata ottima: c’è stato un breve periodo di conoscenza, anche per cercare di capire qual era il percorso da fare per rimetterci in sesto il prima possibile. La Juniores nazionale è un campionato difficile e non si può perdere troppo tempo. Stiamo lavorando bene, il gruppo è molto unito. Il 2023 è iniziato con una sconfitta, ma è stata una gara segnata dai diversi episodi. Non sono preoccupato, sono convinto che in questo girone di ritorno possiamo fare ancora molto». 

La prossima partita, domani, è contro il Chieri capolista, che è anche la sua ex squadra. Come arrivate e che emozioni prova a poche ore dalla gara? 

«Abbiamo preparato la partita come tutte le altre. Queste partite qui, certe volte, si preparano anche un po’ da sole perché i ragazzi la sentono e non c’è bisogno di mettere ulteriori pressioni. C’è stato anche qualche rientro importante e possiamo fare bene. Io, invece, la vivrò normalmente. Sono stato cinque anni al Chieri, sono cresciuto molto lì e sarà molto emozionante ritrovare alcune persone con cui ho collaborato». 

La zona playoff dista 10 punti. È un traguardo ancora perseguibile o avete un altro obiettivo per questa stagione? 

«Sognare non costa nulla, bisogna sempre avere un obiettivo. Ai ragazzi, però, ho detto che si deve guardare partita dopo partita per cercare di fare punti e di crescere. Poi, più avanti, si può alzare lo sguardo e osservare la classifica, perché bisogna crederci fino alla fine. Noi ci proveremo e alla fine vedremo cosa succederà».

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