Segna a raffica ed è uno dei nomi più chiacchierati della categoria Under 15 Regionali. Stiamo parlando di Gabriele Tucci, centravanti dell'Alpignano 2005.
Gabriele, come ti è nata la passione per il calcio?
"Me l'hanno trasmessa i miei nonni, poi essendo sport nazionale tutti si avvicinano prima o poi. Però se devo scegliere due persone che mi hanno "introdotto" sono proprio loro".
Come sta andando la stagione con l'Alpignano?
"Dal mio punto di vista molto bene: lo dimostrano i numeri e la classifica. Noi però ci siamo detti ogni anno di non guardarli: dobbiamo imporci in modo decisivo in ciascuna partita, cosa che siamo riusciti sempre a fare a parte in 2-3 partite. Ho avuto anche un momento difficile: mi sono infortunato e sono dovuto rimanere fuori 30 giorni. Senza di me la squadra ha faticato lievemente, però nel complesso se l'è riuscita a cavare sempre bene".
Il compagno più forte con cui pensi di aver giocato e perchè.
"Sono davvero tanti, ma se ne devo scegliere uno Lorenzo Patruno: quello che abbiamo fatto insieme è stato incredibile. Grazie a tutto questo lui è arrivato al Torino e sinceramente gli auguro il meglio".
L'allenatore più importante che pensi di aver avuto sin qui.
"Te ne dico due: il primo mister che ho avuto al Victoria Ivest - Marco Barile - e il mio attuale, Paolo Genovesio. Con il primo conservo ancora un grande rapporto: mi ha insegnato praticamente tutto; gli devo molto. Con il secondo invece ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda e lo dimostrano i numeri: con lui sono migliorato notevolmente in questi anni".
Credi di poter avere le carte in regola per arrivare tra i professionisti come Patruno?
"Io ci spero, anche se so che non è semplice. Penso che se continuo così me lo potrei meritare, ma allo stesso tempo sono consapevole di non aver fatto ancora nulla e del fatto che la strada da percorrere è lunga".