U16 Regionali, Beggi leader del Lascaris. "Mi ispiro a Haaland"

Vincenzo Beggi, nato a Torino nel 2007, è sicuramente l'uomo copertina del Lascaris di Cocino. Il centravanti bianconero fin qui ha realizzato 19 reti in campionato.
U16 Regionali, Beggi leader del Lascaris. "Mi ispiro a Haaland"

Vittorio Beggi, nato a Torino nel 2007, è sicuramente l'uomo copertina del Lascaris di Cocino. Il centravanti bianconero simile per movenze e tecnica a Erling Haaland fin qui ha realizzato 19 reti in campionato, trascinando il Lascaris in vetta al girone B degli U16 regionali. 

Beggi nacque nella metropoli torinese nel febbraio del 2007 e il sentimento con il pallone è sbocciato sin da subito. All'età di cinque anni il giovane Vittorio comincia a giocare da portiere al Cit Turin, per poi passare al Cenisa dopo quattro anni, cambiando il rispettivo ruolo in attaccante. Con i biancoazzurri gioca fino all'età di undici anni. Successivamente, dopo il provino all'Alessandria (accordo poi non raggiunto a causa dei problemi societari dei grigi), viene prelevato dal Lascaris di Vincenzo Gaeta suscitando anche l'interesse di squadre di blasone e intrise di storia come Chisola e Chieri. Ma la voglia di rivalsa, dopo la parentesi amara proprio con i bianconeri nel 2017, convince Beggi ad approdare nuovamente al Lascaris, per dimostrare tutto il suo valore. Esperimento riuscito perchè Vittorio oltre a essere l'attuale capocannoniere del girone B è soprattutto il leader emotivo e tecnico dello scacchiere di Cocino. 

Dodici vittorie e un pareggio sulle tredici partite disponibili, come descriveresti questo momento di forma? Qual'è il vostro segreto?

"Sicuramente il gruppo e la professionalità del nostro allenatore. Cocino è un tecnico esperto e molto professionale, soprattutto nel modo di porsi con me e i miei compagni. Ho trovato una persona con un gran cuore, che è riuscito a trasmettermi l'importanza nel vestire questi colori. Ne sono grato e molto soddisfatto di averlo come attuale condottiero. Con i compagni, inoltre, mi sento a mio agio, soprattutto perchè siamo un gruppo di amici anche al di fuori del rettangolo di gioco".

Ha già messo a referto ben 19 reti in questa stagione, ma c'è un gol per te particolarmente significativo?

"Peso le reti in egual misura; ma se c'è una rete particolarmente cara è la rovesciata con il Cenisia, anche se poi è stata annullata dal direttore di gara. Cerco di dare il massimo in ogni partita e allenamento, segnare per un attaccante è tutto, ma se a volte sono in una giornata storta cerco di mettere le mie qualità al servizio della squadra".

Ti ispiri a qualche giocatore in particolare e hai un'esultanza personale? 

"Il giocatore a cui mi ispiro è sicuramente Erling Halland, lo seguo dai tempi del Dortmund. Mi piace il modo in cui gioca, ma anche a livello tecnico lo considero un mostro sacro. Dopo ogni gol a volte esulto proprio come lui; in altre occasioni, invece, indico in tribuna mio padre o mia madre. Soprattutto a mio papà Marco devo moltissimo".

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