Dopo un torneo intriso di emozioni e sorprese, non poteva essere da meno l’ultimo atto prolungato dalle finaliste ai calci di rigore.
ll Nichelino Hesperia si affida alla "Dea bendata" e conquista il prestigioso trofeo dalle grandi orecchie, superando la Pro Eureka (prima della classe in campionato) alla lotteria degli undici metri.
La partita regala fin da subito forti vibrazioni da una parte e dall’altra. Le due formazion si presentano con un modulo speculare, con De Gennaro da una parte e Tortorella dall'altra a fare schermo davanti alla difesa.
Dopo una prima fase tiepida, la sfida si accende al 26' minuto, quando la banda di Bert passa in vantaggio. A griffare l'1 a 0 è Marrese, il quale trasforma in oro una palla vagante nella trequarti difensiva della Pro, scoccando il dardo velenoso alle spalle di un incolpevole Ariello.
Nonostante lo svantaggio, la banda di Davin reagisce nella seconda frazione di gioco, trovando la rete del pareggio con Rebotti, bravo a capitalizzare nel migliore dei modi il possesso offensivo, disintegrando i guantoni dell’estremo difensore avversario.
L’equilibrio regna sovrano fino al triplice fischio finale e la contesa scivola velocemente alla girandola dei calci di rigore e a spuntarla è il Nichelino di Davin, grazie al penalty decisivo di Cerbone che manda in estasi il popolo rossoblù.