Rivarolese, Gallo si fa in tre: "Sono qui per questo"

La società della Rivarolese ha deciso di esonerare sia il tecnico degli U19 Giannettino che il tecnico della prima squadra Lami. A prendere in mano entrambe le squadre è stato designato Fabrizio Gallo.
Rivarolese, Gallo si fa in tre: "Sono qui per questo"

C’è fermento in casa Rivarolese. Con la lunga sosta dei campionati ormai certificata dal comunicato della LND Piemonte, è giunto il momento di tirare le somme. Già da un paio di settimane la società ha deciso di esonerare il tecnico della juniores Giuseppe Giannettino, seguito la settimana successiva da quello della prima squadra Lami. A prendere in mano entrambe le squadre è stato al momento Fabrizio Gallo, rivarolese doc, responsabile del settore giovanile da più di dieci anni e allenatore di una Under 16 straordinaria che nel campionato provinciale di Ivrea è a punteggio pieno da tutto il girone di andata.

L’occasione per fare una chiacchierata con questo personaggio molto conosciuto nel calcio canavesano e torinese, in un momento di crisi globale dove lo sport deve essere un punto fermo per la ripartenza, e lui che di professione fa l’educatore sembra la persona giusta per trasmettere messaggi positivi.

Come ci si sente ad essere il tecnico di tre realtà diverse?
“Be', sono gruppi eterogenei ma di un corpo unico, la nostra società ha l’obiettivo di crescere più ragazzi possibile per portarli a giocare in Promozione e già oggi l’ossatura della prima squadra è composta da molti elementi cresciuti qui, nomino Reano e Querio su tutti. Questa settimana alla guida degli adulti mi sono divertito, ma resterò al momento solo fino alla sosta”.

E la juniores?
"Per quanto riguarda l’Under 19 il cambio non è avvenuto strettamente per i risultati, anche se sul campo non abbiamo ancora vinto. Era più una questione interna tra gruppo e tecnico. Ho preso io in mano la situazione perché ho esperienza nel compattare team visto anche il mio lavoro da educatore. Siamo però uno staff composto da me, Scalone, Marras e Garsia, un giocatore della prima squadra. Anche qui prenderemo una decisione definitiva durante la sosta, potremmo anche optare per una soluzione interna”.

Venendo più nel dettaglio al settore giovanile, molte squadre sono retrocesse dai regionali ai provinciali e questo non aiuta nella crescita ad alto livello.
“In questo senso ci aiuteranno i nuovi regolamenti, che hanno fatto discutere ma hanno anche lati positivi. Il fatto che ogni annata si giochi il suo futuro è un cambiamento epocale. Noi abbiamo Under 16 e Under 14 entrambe a punteggio pieno con rose già pronte per un campionato regionale. I miei 2007 hanno vinto anche contro formazioni attrezzate e si sono sempre fatti trovare pronti. Le polemiche che si sono create sull’Under 19 che sembra ormai un campionato senza traguardi da raggiungere possono essere viste anche in modo diverso. Se non c’è l’assillo del risultato si può usare la Juniores come formazione alla prima squadra, in fondo è ciò che deve essere”.

C’è un ragazzo su tutti nell’Under 16 da lei allenata, è il bomber Domenico Bettas Donin, che cosa ci può dire su di lui?
"Un ragazzo molto bravo e tecnicamente forte, l’anno scorso ha rotto una caviglia nella fase decisiva ed anche per questo siamo retrocessi. Ora è guarito e sta dimostrando il suo valore".

Cosa pensa della crisi tecnica del calcio giovanile ?
“Credo che sia fondamentale insegnare i fondamentali nelle scuole calcio, una cosa che negli ultimi anni non tutti hanno fatto, dando più spazio alla tattica che alla tecnica. A volte colpevolmente, si pensa troppo alla vittoria”.

La Rivarolese resta insieme al Vallorco il punto di riferimento per il calcio nell’alto Canavese, è sempre più difficile mantenersi a certi livelli.
“Si, per i costi, ma anche perché l’interesse per il calcio tra i più giovani sta scendendo, il pallone piace ma il nostro sport oggi sta sempre più allontanando le persone perché ad alti livelli c’è poca umanità”-

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