I segreti del Volpiano Pianese guidato da De Simone

Lorenzo De Simone ha svelato qualche piccolo segreto del suo lavoro. Il Volpiano Pianese nella scorsa stagione è entrato a far parte della Juventus Academy.
I segreti del Volpiano Pianese guidato da De Simone

Dalla passata stagione il Volpiano Pianese si è iscritta alla Juventus Academy, questo grazie ai prestigiosi risultati ottenuti nel corso degli anni. Non solo quella biancoazurra è l’unica squadra del territorio canavesano ad avere tutte le squadre giovanili iscritte ai regionali, ma esse sono in lotta per i primi posti e reduci da successi importanti.

L' Under 19 è campione in carica Regionale, mentre gli Under 16 sono stati semifinalisti nella scorsa primavera. Alla guida del settore giovanile vi è la figura di Lorenzo De Simone, uno dei direttori sportivi più rinomati del territorio locale ed ex giocatore per tredici stagioni a Volpiano. 

Qual è il segreto per riuscire ad avere risultati così importanti, in un’area in difficoltà come il Canavese, nella quale ci sono sempre meno squadre?

“La programmazione e il lavoro, il nostro obiettivo è formare ragazzi e riuscire a portarli in società importanti, oltre ovviamente a essere elementi preziosi per la prima squadra".

Che cosa ha portato in più al vostro lavoro la collaborazione con la Juventus?

“Abbiamo la possibilità di confrontarci con istruttori e tecnici bianconeri che settimanalmente seguono i nostri metodi di lavoro e ci danno aggiornamenti continui. Voglio però precisare che per entrare in un' accademia cosi importante bisogna già essere un punto di riferiimento per il territorio, noi ogni anno forniamo giocatori a società professionistiche. La passata stagione  Mathias Ceccon del 2004 è passato al Torino calcio. Quest'anno, invece, abbiamo Federico Landi e Riccardo Lucca, fratello del giocatore dell’Ajax in prospettiva Sampdoria”.  I

In che cosa consiste il vostro metodo di lavoro?

“Innanzitutto nella ricerca di ragazzi bravi provenienti dal territorio, intendo proprio i nostri paesi limitrofi. Facciamo una oculata ricerca continua per prendere e crescere gli elementi migliori e farli diventare completi. Puntiamo a valorizzare il lavoro sul campo perché le cose rispetto al passato sono cambiate. Un tempo per un adolescente o bambino l’allenamento era il completamento di una giornata passata già per molte ore a correre dietro ad un pallone, oggi la società richiede già stress enormi fin da piccoli e la tecnologia allontana dallo sport. Per questo l’allenamento deve essere di grande qualità del lavoro perché quelle due ore sono quasi le uniche che un ragazzo può dedicare al calcio”.

Pur essendo nel girone A con tutte le categorie tranne la Juniores lottate per vincere in ogni campionato e siete a punteggio pieno con l’Under 15, non male

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo fatto perché quando non conosci bene gli avversari non è mai facile. Anche il primato riconquistato la scorsa settimana con l’under 19 nello scontro diretto con l’Ivrea ci rende felici, peccato per l’ultimo passaggio a vuoto dell’under 17 con la Biellese, che non ha però inficiato il comando della classifica. Arriviamo alla pausa soddisfatti”.

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