Balice e i segreti del Lascaris. "Qui mi sento a casa"

Cristian Balice ha preso in mano le chiavi del settore giovanile del Lascaris nel Maggio del 2020, diventando in poco tempo un punto di riferimento per il club di Vincenzo Gaeta.
Balice e i segreti del Lascaris. "Qui mi sento a casa"

Nella mattinata odierna abbiamo intervistato l’architetto del fiorente settore giovanile del Lascaris: Cristian Balice. Il direttore ha snocciolato qualche segreto sull’ossatura del club bianconero di Vincenzo Gaeta, considerato dagli esperti uno dei principali bacini d’utenza per tutto il territorio piemontese a livello di giovanili. 

Balice ha mosso i primi passi nel mondo del calcio da giocatore, oscillando tra Promozione ed Eccellenza; vestendo diverse casacche come quelle di Venaria, Pro Settimo e Grugliasco; per poi appendere le scarpette al chiodo e iniziare la nuova avventura da allenatore. Sempre nel Grugliasco, Balice si mette in luce con i giovanissimi; per poi approdare l’anno seguente al Lascaris dove vince il titolo regionale. Ma se da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ecco la chiamata del presidente Gaeta, il quale gli consegna nel Maggio del 2020 le chiavi dell’area giovanile.

Il Lascaris cosa rappresenta per lei?

“Il Lascaris per me è tutto. Sono legato a trecentosessanta gradi alla società di Vincenzo Gaeta, che lo ritengo come un fratello. Questo club è parte integrante della mia vita assieme alla famiglia e al lavoro. Il Lascaris è casa mia”.

Qual’è il principale segreto nell’avere un settore giovanile competitivo come questo?

“Sicuramente il lavoro che operiamo nelle scuole calcio, viene visto dai genitori e dagli esperti del settore come qualcosa di speciale. Il nostro obiettivo è quello di formare fin da subito i giovani. L’altro aspetto importante, invece, riguarda il merito sportivo. Nella passata stagione,  infatti, siamo riusciti a conquistare due titoli regionali, entrambi con la categoria degli Allievi”.

Si è dato un obiettivo a livello personale e/o collettivo per il prossimo anno?

“L’obiettivo collettivo sarebbe quello di replicare il double dello scorso anno; a livello personale non mi pongo limiti, sono già felice di essere considerato parte importante per il progetto Lascaris”.

Ci sono stati dei giocatori richiesti da società professionistiche in Italia?

“Si quest’anno abbiamo ceduto tre giovani calciatori. Migliore, classe 2007, è passato al Pisa; Marotta (2005) al Cesena e infine Di Matteo (2007) alla Virtus Entella. Sono molto soddisfatto che abbiano avuto questa opportunità e gli auguro di esaudire i rispettivi sogni”.

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