U19 Provinciali, gli Oscar del girone d’andata: al Carrara la statuetta d'oro

I verdeblù di Abalsamo la formazione del momento nel gruppo D. Premiato Cellerino come miglior giocatore mentre a Santoro il guanto d’oro
U19 Provinciali, gli Oscar del girone d’andata: al Carrara la statuetta d'oro

Con l’aumentare delle gelate e le prime nevicate d’atmosfera natalizia, giunge pure la lunga pausa invernale, e la chiusura di tutte le “leghe provinciali d’apertura” (cioè d’andata, scusate il gioco di parole non voluto). Manca ovviamente la vera “clausura”,  o meglio, tutto il girone di ritorno per poter incoronare coloro i quali saranno meritevoli di lode. Nel frattempo, però, spazio agli Oscar di questa prima ed importante parte di stagione, di modo che si possa formulare un primo bilancio - seppur sommario - di quanto intravisto finora sui campi provinciali piemontesi. 

Stando all’Under 19, Oscar alla miglior sceneggiatura per il club Carrara 90, battistrada del gruppo D, premiato per il suo ruolino di marcia pressoché perfetto. Per i ragazzi in casacca verdeblù guidati da Vincenzo Abalsamo un avvio con i fiocchi visti i 29 punti conquistati (su 33 a disposizione) in 11 uscite, frutto di 9 vittorie e soltanto 2 pareggi. Sconfitte? Nemmeno a parlarne, con la casella dei “ko” rimasta a tutt’oggi barrata. L’imbattibilità difesa lungo l'arco di questi primi tre mesi lo relega di diritto a squadra da battere nel 2023. Anche se - a giudicare dai numeri (35 gol fatti e 12 subiti) - vincerlo sarà impresa tutt’altro che semplice.

Attraversando questa rassegna di gala, spazio alla statuetta più attesa: quella di miglior attore protagonista. E dunque, ladies and gentlemen, the winner is… vi ricordate quando Sofia Loren chiamò Roberto Benigni? Ecco, non c’è bisogno di camminare sulle poltrone, ma di certo Mattia Cellerino è uno di quelli che in campo non cammina affatto e sta dimostrando di potersi fregiare del riconoscimento grazie alle sue 12 marcature messe a referto finora. E pertanto è lui ad assurgere a miglior giocatore dell’andata. Dodici reti per il Cec Club, terzultimo, stanno rendendo praticamente la sua stagione fuori dall’ordinario (sono in pratica il 54.5% delle reti totali del suo team). Giù il cappello. 

Statuetta per il miglior attore non-protagonista - in questo caso il portiere visto che non può contribuire allo scopo principale del gioco, ovvero il gol - per l’estremo Davide Santoro del Vianney. 

La squadra sverna nelle terre di mezzo ma grazie a lui, per ben due volte, ha potuto mantenere inviolato l’accampamento dagli assalti nemici (2 clean sheet, miglior serie del girone). Bene anche il computo dei minuti giocati, 990 in base all’aritmetica. Numeri che lo rendono il giocatore più utilizzato fino a questo momento. 

Spazio, infine, alla miglior regia. La statuetta per il tecnico più valente è senz’ombra di dubbio per Paolo Borio del Beppe Viola, squadra seconda in classifica ad una sola lunghezza dal Carrara. Borio è l’artefice di una grande organizzazione che vanta 36 gol fatti (miglior attacco) e soltanto 13 reti subite (seconda miglior difesa): la stessa differenza reti della prima della classe (+23). La sconfitta nello scontro diretto rimane ad oggi l’ago della bilancia fra le due migliori forze del girone, ma se il campionato è ancora in bilico lo si deve giocoforza ai suoi irriducibili ragazzi in divisa biancazzurra, e ai suoi schemi di gioco.  

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