Italia-Azerbaigian 2-1: fa tutto... Chiellini

Gli azzurri passano con il difensore della Juve che poi causa l'autorete del pari in collaborazione con Buffon. Ancora Chiellini di testa per il gol decisivo su servizio di Giovinco, l'uomo in più nel finale di gara

PALERMO - L’Italia vince e fatica contro l’Azerbajan nella notte di Giorgio Chiellini. Due gol e un autogol, nella notte palermitana, contro un avversario chiuso in un fase difensiva ben organizzata e che spesso ha visto nove o dieci uomini dietro la linea della palla a chiudere ogni spiraglio. Il gioca offensivo degli azzurri, così, si è spesso intasato sulla trequarti, ricordando quello della Juventus di Conte contro le piccole che, ospiti allo Stadium, si barricavano per limitare i danni. E se qualcosa è mancato sulle fasce laterali e Florenzi si è inserito meno di quanto forse si aspettava Conte, il muro rosso eretto da Berti Vogts si è rivelato solidissimo, anche grazie alla buona prestazione dei difensori, Sadigov in particolare. Risolve Chiellini, un fedelissimo di Conte, che di testa incorna un bellissimo cross di un entusiasmante Pirlo e poi un assist di un brillante Giovinco. E gli azzurri restano in testa al girone, in coabitazione con la Croazia, vincente in Bulgaria.


CHIELLO GOL - Aggressiva e trascinata da un inarrestabile Immobile, l’Italia inizia all’attacco e ha subito due occasioni, nate in modo analogo con l’attaccante del Borussia Dortmund che si allarga sulla destra e crossa in mezzo, prima per Marchisio (6’), poi per Zaza (7’). Sembra l’inizio di una lunga discesa, ma l’Azerbaijan si organizza e blocca bene le fasce laterali, dove Darmian e De Sciglio non brillano, ben controllati da Allahverdiev e Qirtimov. Solo quando scende sulla destra immobile, gli azeri vanno in difficoltà ed è ancora lui che al 31’ mette in mezzo un cross che Huseynov intercetta con il braccio largo anticipando Bonucci (ci starebbe il rigore). E’ una sveglia: l’Italia cresce, sfiora ancora il gol con Ranocchia di testa (cross di Pirlo) e passa in vantaggio con l’incornata di Chiellini che al 44’ mette in rete, sempre su assist di Pirlo e approfittando di un’uscita a vuoto di Agayev.


STANDING OVATION - La ripresa inizia con la spettacolare rovesciata di Zaza su lancio di Bonucci, che meriterebbe altro destino che quello di finire di poco a lato. E lo stesso riprova la bicicletta una decina di minuti dopo. L’Italia assedia l’Azerbaijan, è imprecisa, sfortunata a volte forse un po’ leziosa (qualche colpo di tacco di troppo sulla trequarti), ma gli avversari non vedono mai da vicino la maglia gialla flou di Buffon. Pirlo ispira e dopo 73 minuti in campo esce, per non esagerare (è la sua seconda partita stagionale) e, nel momento della sostituzione con Aquilani, si prende la meritata standing ovation dello stadio di Palermo, giusto tributo per il suo genio.


PAPERA - Ma proprio mentre la partita sembra completamente sotto controllo arriva un momento di follia: corner dell’Azerbajan, uscita incerta di Buffon e goffo movimento di Chiellini che la butta nella sua rete. La reazione degli azzurri è veemente, come richiesto dall’allenatore, l’inserimento di Giovinco al posto di Darmian aumenta la qualità e proprio un cross pennellato dallo juventino mette nelle condizioni Chiellini di incornare il 2-1, dopo un taglio in area da grande centravanti. «E adesso stai in attacco», gli grida scherzando Buffon per non correre rischi negli ultimi dieci minuti, che vedono comunque l’Italia in attacco, dove Immobile si vede anche anato (giustamente) un gol per fallo sul portiere di Zaza.

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