L’altro Romagnoli, quello che il Milan aveva già…

L’altro Romagnoli, quello che il Milan aveva già…

Ciao mi chiamo Romagnoli e quest’anno finalmente rigioco in serie A. Ah sì, grande Alessio! Come quest’anno..? E’ la tua terza stagione ..! “No, veramente io sono l’altro… Quello piu’ vecchio. Si fa per dire ehh.. Sono del 1990…Pero’ anch’io ho una storia sulla calcistica (e non) sulla quale La Giovane Italia vi invita a riflettere..”.

Perché si parla tanto (e a dovere) di Alessio Romagnoli, difensore classe ’95 della Roma, probabilmente in prospettiva il miglior difensore italiano. Ma c’è un altro difensore centrale, scuola Milan, che ha raggiunto per la seconda volta la serie A e di cognome fa sempre Romagnoli. Si tratta di Simone, che ha vinto da protagonista il campionato col Carpi e ora si appresta ancora (aveva vinto il campionato con il Pescara di Zeman) ad affrontare il massimo campionato..

Ragazzo posato, intelligente, timido. Simone cresce con la maglia rossonera e fa tutta la trafila delle giovanili. Arriva in Primavera, di cui è il capitano, e poi via, come spesso capita. Per quel luogo comune che dice “ha bisogno di farsi le ossa..”. Come se uno alto quasi un metro e 90 gia’ non avesse bevuto abbastanza latte.. Prima in prestito, poi in comproprietà e alla fine ceduto a titolo definitivo. Niente di nuovo, insomma.

Ricordo che mi chiamò l’estate che uscì dal settore giovanile: non ci conoscevamo, non c’eravamo mai visti. Mi disse che aveva chiesto il mio numero a Filippo Galli. Mi chiese un consiglio, se andare o no a Crotone visto che ci avevo giocato. Gli suggerii di andare, ma nel suo destino c’era Zeman. Prima a Foggia in C1, poi Pescara, dove stravince la serie B. Assaggia un po’ la serie A con gli abruzzesi poi di nuovo in serie B, Spezia e poi Carpi.

Proprio a Carpi ho la fortuna di conoscerlo di persona: tanto pragmatico e concreto in campo, quanto artista e leggermente d’altri tempi fuori. Al campo due ore prima, prevenzione e addominali prima, stretching e scarico dopo. Difensore vecchio stampo, molto alto, forse leggermente “sgraziato”, ma estremamente efficace. Mai una parola fuori posto, il consiglio sempre pronto, ma con educazione. Nei giorni liberi gioca a scacchi, scala le montagne con la sua bici da corsa e suona divinamente la chitarra. Sicuramente lo ha aiutato avere una famiglia di spessore. Ma mi piace parlare di lui, perché penso che oggi, ai nostri giovani, manchino a volte gli esempi. O meglio, tanti ragazzi a volte ignorano e deridono l’esempio sano, da seguire, e inseguono modelli sbagliati che, purtroppo, non li portano da nessuna parte. Simone Romagnoli, difensore del Carpi in serie A, è un esempio di come, attraverso il lavoro, la costanza e la fatica, si possa nello sport scalare le montagne, non solo in bicicletta.

E a noi della Giovane Italia questi ragazzi pragmatici e con valori sani piacciono molto piu’ di ragazzini talentuosi purtroppo mal consigliati che al primo contratto si sono gia’ smarriti dietro la prima curva.. Simone, hai un gps da brevettare??

Elia Legati

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