© ANSAMILANO- Il Presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha accontentato la piazza: ha esonerato Walter Zenga che non era amato dalla maggior parte della tifoseria doriana. Al posto dell’ex portiere dell’Inter è arrivato un uomo stimato come Vincenzo Montella che, però, alla guida dei blucerchiati da tre partite ha raccolto zero punti frutto delle sconfitte subite contro Udinese, Milan e Sassuolo. In queste tre gare la Sampdoria ha segnato due reti subendone la bellezza di otto.
PERCHE’ CAMBIARE IN CORSA- In estate Zenga rischiò seriamente l’esonero visto che la sua Sampdoria fu eliminata dal Vojvodina al terzo turno preliminare di Europa League. I blucerchiati giocarono una partita pessima all’andata, in casa, perdendo 4-0, compromettendo la gara di ritorno ma soprattutto il passaggio del turno. Nelle prime 12 giornate di campionato, però, l'ex tecnico del Palermo aveva ottenuto sedici punti, frutto di 4 vittorie (una contro la Roma), 4 pareggi (tra cui Napoli e Inter) e quattro sconfitte. La sconfitta interna contro la Fiorentina ha sancito il suo esonero ed ora Zenga starà gongolando visto i pessimi risultati del suo successore.
MONTELLA INCOLPEVOLE- Vincenzo Montella è stato chiamato in corsa e in maniera frettolosa a guidare una squadra, già collaudata, che aveva un timoniere ben saldo al comando della sua nave e che stava disputando una discreta stagione. Considerando il fatto che erano passate solo 12 giornate, la scelta del Presidente Ferrero è stata troppo affrettata e rischia di aver minato delle certezze all’interno della squadra. L’ex tecnico di Catania, Roma e Fiorentina, sta lavorando per far assimilare ai calciatori il suo credo calcistico, ma non ha tanto tempo. La classifica della Sampdoria piange e la vede a soli due punti dalla zona retrocessione: lunedì sera, poi, andrà a giocare sul campo di un’altra grande in crisi come la Lazio. Ferrero starà facendo gli scongiuri augurandosi che la partita contro i biancocelesti segni la svolta in casa blucerchiata: se così non fosse si aprirebbe una crisi senza precedenti e quasi autoindotta.