Calcio Fifa, Blatter e Platini condannati a 8 anni di squalifica

Per il comitato etico sono colpevoli delle accuse di corruzione. Il numero uno del calcio mondiale: «Farò ricorso»

TORINO - I membri del comitato etico della FIFA hanno condannato a 8 anni di squalifica Joseph Blatter e Michel Platini, i presidenti di FIFA e UEFA. Saranno sospesi da tutte le attività legate al calcio. I divieti entreranno in vigore immediatamente. Lo svizzero venne eletto come capo del calcio mondiale nel 1998, mentre il francese divenne presidente della UEFA nel 2007.

IL COMUNICATO - Ecco il comunicato della Fifa, firmato dal giudice tedesco Hans-Joachim Eckert della Camera arbitrale del Comitato Etico della Fifa: "Il Comitato Etico ha squalificato il sig. Joseph S. Blatter, Presidente della Fifa e il sig. Michel Platini, vicepresidente e membro del Comitato Esecutivo della Fifa e presidente dell'Uefa, per otto anni da tutte le attività legate al calcio (amministrativa, sportiva o qualsiasi altro) a livello nazionale e internazionale. I divieti entrano in vigore immediatamente". "I procedimenti contro Blatter sono relativi a un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri trasferiti nel febbraio 2011 al sig. Platini. Blatter, in qualità di presidente della Fifa, ha autorizzato il pagamento al signor Platini [...]. Blatter, durante il suo interrogatorio, non è stato in grado di dimostrare un'altra base giuridica per questo pagamento. Le sue affermazioni relative ad un accordo verbale non sono state ritenute convincenti pertanto sono state respinte dalla Camera".

La Commissione etica della Fifa quindi non ha giudicato convincenti le spiegazioni del presidente Blatter e del capo dell'Uefa Platini, sulla vicenda del pagamento per prestazioni professionali lontane negli anni e mai contrattualizzate formalmente. La prima inevitabile conseguenza è l'impossibilità per Michel Platini di candidarsi alle elezioni per la presidenza della Fifa in programma nel prossimo febbraio. La commissione etica ha anche condannato Blatter al pagamento di un'ammenda di 50mila franchi svizzeri e Platini di 80mila.

BLATTER: «FARÒ RICORSO»  - "Sono triste per il calcio e per la Fifa" queste le prime parole di Josef Blatter dopo la squalifica per 8 anni da parte della Commissione etica. "Sono stato trattato come un punching-ball" - ha detto il presidente uscente della federcalcio mondiale, che in conferenza stampa ha anche annunciato: "andremo in appello". "Sono un cittadino svizzero - ha aggiunto -. Per la legge svizzera se uno viene sospeso per 8 anni deve avere commesso qualcosa di molto molto grave. Ho intenzione di continuare a combattere. Ricorrerò in appello al Tas e alla giustizia Svizzera. Continuo a essere il presidente della Fifa. A me dispiace, io non me ne vergogno, mi vergogno delle prove che hanno presentato. Il presidente può essere sollevato solo dall'assemblea generale. Sono un uomo di principi e questi principi continuano a esserci. Adesso mi dicono che io ho provato a comprare attraverso Platini i voti per l'elezione". Il dirigente ha poi aggiunto: "Se i Mondiali fossero stati assegnati agli Usa invece che a un paese europeo, tutto questo non sarebbe mai successo. Quando decidemmo di dare i Mondiali a un paese europeo (la Russia, ndr) che non li aveva mai avuti - ha detto - tutto questo non sarebbe mai successo".

PLATINI: «NON SONO SORPRESO» - "Nessuna novità, il verdetto era stato scritto quattro mesi fa. Per questo non sono sorpreso". È questa la prima reazione di Michel Platini dopo la squalifica di otto anni che gli ha comminato la commissione etica della Fifa. "La procedura adottata nei miei confronti dalla Commissione Etica della Fifa - spiega - è una messinscena allestita per infangarmi con accuse che conosco bene e che oggi smentisco nella loro legittimità e credibilità. Sono convinto che la mia sorte fosse stata già decisa prima dell'udienza del 18 dicembre e che questo verdetto non sia altro che una "copertura" patetica della volontà di eliminarmi dal mondo del calcio". "Parallelamente al ricorso al Tas - aggiunge il presidente dell'Uefa - sono determinato a ricorrere, al momento opportuno, alla giustizia civile per far sì che siano chiariti i pregiudizi che ho dovuto subire da troppe settimane in questa procedura. E andrò fino in fondo in questa vicenda. Nella vita, come nell'esercizio del mio mandato, il mio comportamento è stato sempre irreprensibile e sono in pace con la mia coscienza".

UEFA DIFENDE PLATINI - "L'Uefa sostiene il diritto di Michel Platini a un giusto processo e la possibilità di rendere il suo nome pulito". Così il governo europeo del calcio, in una dichiarazione all'Ansa, difende il presidente francese. L'Uefa si è detta "estremamente delusa da questa decisione, che tuttavia è soggetta ad appello".

 

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