© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo LiveROMA - Pierluigi Collina, ex arbitro e oggi selezionatore degli arbitri per la Uefa, intervenuto a "Radio anch'io lo sport", Collina ha sottolineato che la regola del fuorigioco «per come è applicata oggi crea problemi ai direttori di gara. Si tratta di centimetri per giocatori che a volte sono lontani anche 30 metri». Un'altra regola cui "mettere mano" è quella del fallo di mano «perchè oggettivamente in un calcio che è sempre più veloce, non è semplice per l'arbitro stabilire quel che è punibile e quel che non lo è. Prima o poi dovremo mettere mano a una modifica della regola del fuorigioco».
90 MINUTI NON BASTERANNO - «Dovremo abituarci a partite che durano di più. Il tempo preso per vedere le immagini verrà annullato e quindi si recupererà, ma non chiamatela moviola, è una cosa diversa. La fluidità del gioco, che è una caratteristica specifica del calcio, cioè una gara con poche soste e poche pause. Ci sono state partite di rugby -ha aggiunto l'ex arbitro- che sono durate molto di più dei 40 minuti ufficiali del tempo. Non è una questione di tempo effettivo o meno, perchè il tempo necessario per prendere una decisione arbitrale verrà annullato, ma prepariamoci ad avere un tempo che dura non i 47-48 minuti come oggi, ma qualche cosa di più. ma una cosa come ex arbitro mi sembra molto chiara: il direttore di gara per quanto possa essere bravo sa che corre il rischio di non vedere qualche cosa, che invece può essere mostrata da una delle venti o più telecamere che ci sono in campo. Questo genera una grande frustrazione negli arbitri, e non è capito dalla gente e da tutto il mondo del calcio, che invece vorrebbe avere sempre decisioni perfette. La soluzione video è stata pensata appunto per supportare l'arbitro in decisioni che possono avere un impatto importante sull'andamento della partita».