Inter, Spalletti: «Vidal e Sanchez? Li aspettavo sul cancello, poi...»

«Quando ho letto delle trattative mi sono messo ad aspettarli... Poi è toccato darmi un pizzicotto. Abbiamo fatto un mercato normale ed è quello a cui sono abituato», ha detto l'allenatore
Inter, Spalletti: «Vidal e Sanchez? Li aspettavo sul cancello, poi...»© www.imagephotoagency.it

APPIANO GENTILE - Più che una conferenza stampa, è uno show quello di Luciano Spalletti. «Dalla partita con la Fiorentina mi aspetto che i nostri calciatori riescano a esprimere qualità. Ai nostri ho chiesto di amare i colori che indossano e avere spirito di appartenenza: ci sono stati 40 giorni per iniziare a conoscerci e intraprendere una strada che non si sa dove ci porterà, però dobbiamo farla con grande emozione. Se sono soddisfatto della macchina che ho a disposizione? Sono i calciatori la nostra forza, in questo periodo sono stato chiamato in causa come un elemento importante per i nostri colori, però bisogna direzionare la torcia verso i giocatori che sono la nostra polizza di assicurazione per il campionato. Domani ci saranno cinquantamila tifosi con la Fiorentina: è un tesoro che non dobbiamo disperdere ma alimentarlo. Con San Siro ci deve essere un rapporto sentimentale, bisogna amarci alla follia e non deve esserci possibilità di tradimento».

L’attenzione di Spalletti è perennemente focalizzata sui giocatori: «Hanno delle qualità e hanno voglia di esprimerle. La luce dei tifosi deve essere rivolta su di loro e non su di me. Io devo essere bravo solo a far loro credere di poter dare di più del loro massimo. La squadra è un blocco unico, non si spezzetta». Il discorso cade sulle rivali: «Il Milan ha fatto una buonissima campagna acquisti, ha portato un numero di giocatori nuovi importanti e Montella riuscirà sicuramente ad assemblarli bene, ma c’è pure la Lazio. Io però sono tranquillo perché ho una squadra forte che mi ha fatto vedere che posso stare tranquillo. Chiederò ai miei che nelle cuffie con cui arrivano allo stadio, oltre alla loro musica preferita, ci sia pure il battito di quei cinquantamila».

ICARDI E PERISIC - L’argomento gira su Icardi e Perisic: «Mauro sta bene, Ivan deve darci qualcosa di più e, dopo il confronto iniziale, non mi ha più dato avvisaglie di nessun genere. Ivan è uno dei giocatori più professionali che esistano: lui dopo l’allenamento fa un programma personalizzato e in partita spreca anche tanta benzina per coprire in difesa e questo non lo fanno in tanti».

MERCATO - Chiusura (inevitabile) sul calciomercato: «Quando ho letto di Vidal e di Sanchez mi sono messo sul cancello ad aspettare... Poi è toccato darmi un pizzicotto. Io sono contento di quello che ho: sono partiti 4-5 calciatori e ne sono arrivati altri 4-5 e sono tutti di cuore interista: abbiamo fatto un mercato normale ed è quello a cui sono abituato. Poi è chiaro che se si riesce a prendere i top player a livello mondiale si hanno dei vantaggi perché non devi lavorarci. Il fair play finanziario però va rivisto. La nostra proprietà è corretta nel fare investimenti nel nostro calcio ma ci sono delle cose da migliorare. Il fatto poi che il mercato sia ancora aperto quando si inizia a giocare va rivisto. Sono venuti a farci la scuola per il Var, regola interessante che dà tranquillità ma ci vuole pure il tempo effettivo e cinque sostituzioni che possono alimentare lo spettacolo. Candreva-Chelsea? La mia posizione è quella di tenerlo e la società la pensa come me. Lui non ha dato per ora nessun sintomo differente per cui si va avanti con tranquillità. Poi non so cosa possa succedere domani»

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...