L'addio di Pirlo: «Lascio il calcio». La Juventus: «Grazie maestro»

Dopo la semifinale di ritorno contro il Columbus Crew l'ex regista bianconero e dell'Italia, ora al New York City, ha comunicato la sua decisione attraverso i social
L'addio di Pirlo: «Lascio il calcio». La Juventus: «Grazie maestro»© REUTERS

ROMA - Un "cinguettìo" per dire addio al calcio. Così Andrea Pirlo ha deciso, via Twitter, di comunicare la fine della sua carriera professionistica e appendere gli scarpini al chiodo dopo aver giocato i cinque minuti di recupero nella semifinale di ritorno della Eastern conference fra il "suo" New York City e il Columbus Crew, di Federico Higuain, fratello del 'Pipita' juventino, che va in finale proprio mentre la proprietà sta cercando di trasferire la franchigia ad Austin, in Texas. «Il mio ultimo match in MLS. E, visto che il mio tempo nel NYFC è finito - ha scritto Pirlo, campione del mondo con l'Italia di Lippi nel 2006 - vorrei dire qualche parola. Vorrei ringraziare ognuno di voi per l'appoggio che mi avete dato e la gentilezza con cui mi avete trattato in questa incredibile città. Grazie a tutti, allo staff tecnico, ai compagni e a tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Non finisce solo la mia avventura a NY, ma anche il mio viaggio nel mondo del calcio come giocatore, quindi vorrei avere l'opportunità di dire grazie alla mia famiglia e ai miei bambini per il sostegno e l'amore che mi hanno sempre dato e tutte le squadre e i compagni con cui ho avuto l'onore di giocare. Grazie a tutti coloro che hanno reso così incredibile la mia carriera e a ogni tifoso che, nel mondo, mi ha dato il proprio supporto. Sarete sempre dalla mia parte, e nel mio cuore».

 

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Tre giorni fa ha postato su Instagram una foto che lo ritrae, dal suo appartamento newyorchese, assieme ai due figli avuti dal matrimonio e ai gemelli avuti dalla nuova compagna. «Che altro? I miei quattro cuori insieme a Manhattan». Poi, su altri social, ha fatto gli auguri alla Juventus per i suoi 120 anni. con la società bianconera che oggi ha contraccambiato twittando un semplice ma significativo «Grazie Maestro». In bianconero Pirlo ha vinto quattro scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia.

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'YANKEE STADIUM' IN DELIRIO
Per l'ultimo atto della carriera il regista della nazionale campione del mondo nel 2006 ha voluto vicino a sé i suoi affetti più cari, perché anche se il suo era un addio annunciato fa sempre un certo effetto. Al City, che ha la stessa proprietà e gli stessi colori dei 'Citizens' di Manchester, non è riuscita la rimonta perché dopo il 4-1 dell'andata a favore del Crew: ieri la New York biancoceleste ha vinto per 2-0, grazie a un gol dell'altro campione del mondo David Villa e ad un'autorete. Ma la cosa più bella sono stati gli applausi che i 23mila dello Yankee Stadium hanno tributato a Pirlo ogni volta che toccava la palla o batteva un calcio d'angolo. C'è stata poi la standing ovation finale, alla quale il giocatore la cui maglia è ancora la più venduta nello store del NY City ha risposto con un cenno di saluto. Poi a familiari e compagni, cercando di non lasciar trasparire la commozione, ha ripetuto quanto aveva detto di recente anche ai media, ovvero che lascia «perché a 38 anni è giusto dare spazio ai giovani, e poi a questa età uno non riesce più ad allenarsi come vorrebbe, e viene sempre fuori qualche acciacco». Ha poi confidato che venerdì prossimo non si perderà la sfida tra Svezia e Italia. In Major League Soccer, Pirlo ha lasciato il segno in particolare l'anno scorso, quando ha giocato tutte le partite, segnato un gol e servito undici assist. Quest'anno invece i problemi fisici, in particolare quelli alla cartilagine di un ginocchio, lo hanno frenato in molte occasioni e il tecnico Patrick Vieira non lo ha più considerato un titolare. Non gli ha però negato l'ultima passerella, come era sacrosanto che fosse.

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IL TRIBUTO DELLA STAMPA
Così ora i giornali americani scrivono che «il Maestro lascia» e che «ci lascia un senso unico di divertimento che ora ci mancherà di sicuro». Il 'soccer' Usa ha una media spettatori come quella della Serie A italiana e il trend dura anche se la nazionale "a stelle e strisce" non si è qualificata per i Mondiali in Russia. Peccato solo che sia l'anno degli addii, perché se ne va anche un altro ex grande milanista, quel Kakà in lacrime nel giorno dell'addio ad Orlando, di cui è stato l'idolo a 6 milioni di dollari all'anno. Pirlo non arriva a tanto pur avevendo comunque uno stipendio da nababbo, ma lascia per ritagliarsi un nuovo ruolo nella vita, oltre a quello di produttore di vini biologici con la sua azienda "Pratum Coller" con cui si fa onore da dieci anni. Però gli mancherà il pallone, e il "Maestro", al quale rendono omaggio anche i siti brasiliani, troverà sicuramente un modo per insegnarlo.

 

Last match in MLS. As my time in NYFC comes to an end I would like to say few words. I want to thank everybody for the kindness and support they have shown me in this incredible city. Thank you to the amazing supporters, thank you to the coaching staff and everybody that work behind the scene, thank you to my teammates. Not only my adventure in NY comes to an end but my journey as a football player as well, that is why I would like to take the opportunity to thank my family and my children for the support and love they always give me, every team that I had the honor to play for, every teammate I have been pleased to play alongside, all the people that made my career such incredible and last but not least, all the fans around the world that always showed me support. You will always be on my side and in my heart.

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ROMA - Un "cinguettìo" per dire addio al calcio. Così Andrea Pirlo ha deciso, via Twitter, di comunicare la fine della sua carriera professionistica e appendere gli scarpini al chiodo dopo aver giocato i cinque minuti di recupero nella semifinale di ritorno della Eastern conference fra il "suo" New York City e il Columbus Crew, di Federico Higuain, fratello del 'Pipita' juventino, che va in finale proprio mentre la proprietà sta cercando di trasferire la franchigia ad Austin, in Texas. «Il mio ultimo match in MLS. E, visto che il mio tempo nel NYFC è finito - ha scritto Pirlo, campione del mondo con l'Italia di Lippi nel 2006 - vorrei dire qualche parola. Vorrei ringraziare ognuno di voi per l'appoggio che mi avete dato e la gentilezza con cui mi avete trattato in questa incredibile città. Grazie a tutti, allo staff tecnico, ai compagni e a tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Non finisce solo la mia avventura a NY, ma anche il mio viaggio nel mondo del calcio come giocatore, quindi vorrei avere l'opportunità di dire grazie alla mia famiglia e ai miei bambini per il sostegno e l'amore che mi hanno sempre dato e tutte le squadre e i compagni con cui ho avuto l'onore di giocare. Grazie a tutti coloro che hanno reso così incredibile la mia carriera e a ogni tifoso che, nel mondo, mi ha dato il proprio supporto. Sarete sempre dalla mia parte, e nel mio cuore».

 

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