TORINO - Le strade di Madrid si sono riempite di nuovo. Questa volta, però, l'epicentro della festa non è stato il Nettuno colchonero, bensì la Cibeles merengue. Il trionfo del Real in Champions, arrivato dieci giorni dopo quello dell'Atlético in Europa League, rende così inconfutabile l'egemonia della capitale spagnola sul pallone continentale. Ed è per questa ragione che la Supercoppa europea, in programma il prossimo 15 agosto alla Lillekula Arena di Tallinn, è vissuta, soprattutto dai tifosi blanjirrojos, come una sorta di finalissima. Almeno per il momento, invece, il popolo blanco pensa soltanto a godersi il terzo titolo consecutivo di una squadra destinata a entrare nella leggenda. E se fino a qualche anno fa la lunga ombra del Barcellona di Pep Guardiola era riuscita a creare più d'una crisi di nervi sul Paseo de la Castellana, oggi tocca a Messi e compagnia mandare giù un boccone amarissimo. Prova ne sia che anche il capitano di quell'indimenticabile corazzata blaugrana, Carles Puyol, non ha potuto fare a meno di congratularsi con l'eterno rivale bacchettando, allo stesso tempo, il club catalano: «Complimenti madridisti. 4 Champions in 5 anni, nonostante uno dei migliori Barça della storia... dobbiamo riflettere su quali siano le nostre priorità».
ACCOPPIATA MAI VISTA Il Real Madrid è la prima squadra a vincere nella stessa stagione, a pochi giorni di distanza, la Champions League di calcio e l’Eurolega di basket: nessuno c’era mai riuscito prima dei Blancos.