ROMA - Una percentuale di errore chiaro crollata da oltre il cinque per cento a meno dell'uno, un tempo medio di decisione che non va ad incidere sul tempo effettivo di una partita, l'abbattimento dei cartellini gialli per simulazione e la sensibile diminuzione di quelli per proteste e comportamento antisportivo. Sono questi i dati più significativi del report della Lega di Serie A sul VAR al termine del primo campionato di calcio giocato con l'intervento diretto della tecnologia sulle decisioni arbitrali. «La Figc ha realizzato a Coverciano un centro permanente per la formazione degli arbitri di tutto il mondo - ha sottolineato il Commissario Straordinario Roberto Fabbricini – ed è stata tra le prime federazioni a promuovere l’utilizzo del VAR, introducendo questo strumento tecnologico nel campionato di Serie A». «Il risultato è straordinario - gli ha fatto eco Roberto Rosetti, Project Manager Lega Serie A e FIFA Refereeing Project Leader - soprattutto in riferimento alle statistiche delle correzioni arbitrali e al percepito degli stakeholders del sistema calcio. Possiamo ancora migliorare quanto ottenuto sin dalla prossima stagione dal punto di vista tecnologico, e della comunicazione ai tifosi. Implementazioni che renderanno il progetto VAR ancora più affidabile». «Gli arbitri italiani - ha aggiunto Nicola Rizzoli, responsabile arbitri di Serie A - hanno dimostrato un alto livello di applicazione ed interpretazione, integrandosi con un sistema tecnologico complesso che fisiologicamente ha richiesto tempo ed esperienza nel suo sviluppo. I risultati ottenuti sono molto buoni e vanno oltre le aspettative. I margini di miglioramento della linea d’intervento ed uniformità lasciano spazio a molto ottimismo per il prossimo futuro».
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