Gli strani casi Di Francesco e Allegri

Gli strani casi Di Francesco e Allegri

Oggi Di Francesco si gioca il posto. Si dice e si scrive da tre giorni, senza che la Roma dica o faccia dire qualcosa di diverso. Insomma, siamo a un bivio e, se le cose andranno bene per i giallorossi in Champions, magari proveranno a farci credere che - no, no - l’allenatore non è mai stato in discussione. Però intanto il tecnico si avvia alla sua partita decisiva, con tutte le responsabilità - anche di una campagna acquisti più che discutibile - sulle spalle. È il destino dei tecnici e mai come quest’anno - a giugno - è annunciata una bella verifica su tante panchine. È addirittura in discussione Allegri, che pure ha ottenuto risultati pazzeschi, con i tanti scudetti e le due finali di Champions. È in forte apprensione Spalletti, alle prese con risultati improvvisamente negativi e alla difficile gestione del caso Icardi. È comunque in attesa di verifiche e conferme Simone Inzaghi che ha festeggiato il suo derby da trionfatore ma sa che i bilanci - perché il rapporto con Lotito vive di alti e bassi - ci saranno solo fine campionato. Insomma, mai come stavolta vanno monitorate le tante situazioni, che potrebbero portare a scossoni addirittura inimmaginabili.

Sì, è così, anche perché mai come stavolta - probabilmente - ci sono tanti allenatori importanti in cerca di un’occupazione. Da Zidane, con i suoi trionfi in Champions, a Conte che da un anno sta coltivando la sua voglia di rivincita. Da Mourinho, con il suo carisma debordante, a Ranieri, con la sua calma apparente che serve per nascondere un carattere indomabile. Senza contare i nomi d’attualità in queste ore, che fanno ombra alla panchina di Di Francesco, impegnato in una doppia sfida in Portogallo: portare la Roma ai quarti e riconquistare un po’ di serenità personale. Perché da giorni, si dice e si scrive senza una smentita, che Paulo Sousa stia solo aspettando il via libera, ma anche che Donadoni sia in attesa, Panucci in fibrillazione e magari a qualcuno stia tornando la nostalgia per Montella.

Insomma, non c’è solo il mercato dei giocatori a tenere banco, con i super-colpi tipo Ramsey già portati a termine o le tante ipotesi sui giovani italiani, ma sullo sfondo c’è anche e soprattutto il destino di tanti allenatori, che poi di conseguenza finiscono per orientare anche le scelte delle società sui calciatori. Se ci pensate bene, Ancelotti a parte perché il suo matrimonio col Napoli è ancora in piena luna di miele, l’unico ad essere oggi sicuro di restare è (giustamente) proprio lui, Gattuso. E pensare che tre mesi fa, invece, era sotto osservazione e secondo molti non avrebbe mai mangiato il panettone. Com’è strana la vita, anche degli allenatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...