Giustizia sportiva in crisi? Ci vuole l’avvocato arbitro

Duecentocinquanta legali dello sport riuniti a Bergamo per discutere della paralisi del sistema. Commosso ricordo di Emiliano Mondonico nel primo anniversario della sua scomparsa

BERGAMO - "arbitrato come valida alternativa alla paralisi della giustizia ordinaria": questo il messaggio del convegno tenutosi ieri alla Camera di Commercio di Bergamo davanti ad almeno 250 persone. L’evento nasce dalla collaborazione tra Camera di Commercio, rappresentata dal Vicepresidente Enzo Adamo e l’Associazione Italiana Avvocati dello Sport, rappresentata dal Coordinatore per la Lombardia, Pier Antonio Rossetti. Moderato dagli avvocati bergamaschi Alberto Ondei e Claudio Monteleone, i lavori sono stati aperti dall’intervento di Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, collegato via Skype dalla sede centrale del quotidiano, il quale ha sottolineato come la conoscenza il diritto dello sport sia oramai indispensabile anche per i giornalisti, che devono raccontare quotidianamente le vicende sportive nel modo migliore. Si sono tenute due sessioni di lavoro. La prima ha visto l’intervento dell’avvocato Vincenza Gizzo, segretario della Camera Arbitrale di Bergamo, la quale ha illustrato le regole procedurali dell’arbitrato amministrato, seguito dall’intervento del professor Fabio Iudica, Arbitro del Tas di Losanna, che ha spiegato l’arbitrato sportivo internazionale. La seconda ha visto la partecipazione degli avvocati Maria Laura Guardamagna e Stefano Bosio, che hanno trattato rispettivamente l’arbitrato nel ciclismo internazionale e nel calcio professionistico. Ha concluso la seconda sessione Guido Gallovich, avvocato e procuratore sportivo, che ha evidenziato le criticità ed i profili deontologici coinvolti nella sovrapposizione delle due professioni.  “Serve una nuova mentalità aperta alle forme alternative di risoluzione delle controversie, perché la giustizia ordinaria lenta non risponde alle esigenze dei cittadini e delle imprese” – queste le parole di Pier Antonio Rossetti, che ha espresso soddisfazione ringraziando la Camera di Commercio di Bergamo per il lavoro fatto in tale prospettiva. Un doveroso riferimento deve essere fatto all’omaggio che la platea bergamasca ha rivolto all’indimenticabile Emiliano Mondonico, a un anno esatto dalla sua scomparsa, definito “un grande uomo prima ancora di un grande allenatore” da Stefano Bosio e da Xavier Jacobelli.

 

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