Europei U21, la Serbia di Lukic ko. Vince l'Austria 2-0. Germania sul velluto

Prova opaca per il centrocampista granata e per il fiorentino Milenkovic, che si arrendono di fronte alle reti di Wolf (37') e Horvath (78'). Tedeschi avanti con doppietta di Richter e gol di Waldschmidt, inutile l'1-3 della Danimarca con Skov su rigore
Europei U21, la Serbia di Lukic ko. Vince l'Austria 2-0. Germania sul velluto

TRIESTE - L'"italianissima" Serbia Under 21 di ct Djorovic, con in campo dal 1' il fiorentino Milenkovic, il granata Lukic ed il portiere della Cremonese Radunovic, si arrende 2-0 all'Austria nel primo match del girone C dei campionati Europei di categoria, firmato da Wolf (37') e Horvath (78'). Si presentavano all'evento da grandi favoriti, venendo da 8 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 10 partite ufficiali ed uno schiacciante primo posto nel girone di qualificazione come biglietto da visita (proprio davanti agli avversari odierni, giunti alla fase finale del torneo continentale per la prima volta nella loro storia, dopo i play-off con la Grecia). Al Nereo Rocco di Trieste, però, i valori in campo sembrano totalmente sovvertiti: l'Austria comanda il gioco sin dalle prime battute e sfiora il vantaggio a più riprese, anche se, quello vero, è inizialmente annullato dall'arbitro, con provvidenziale intervento del Var. Il copione non cambia nella ripresa, con Wolf che fa fare bella figura a Radunovic in almeno due occasioni. Il sipario cala al 74', sull'espulsione di Jovanovic, che fa da prologo al raddoppio che chiude di fatto i giochi. Alle 21, l'altro match del raggruppamento C tra Germania Danimarca.

Tutto facile per la Germania

Alle 21, l'altro match del raggruppamento C, in programma allo stadio Friuli di Udine, va alla Germania di ct Kuntz. I tedeschi "scherzano" con la Danimarca, portandosi in vantaggio al 27' con una perla di Richter. Poi, dopo un raddoppio fallito in almeno due occasioni, rientrano dagli spogliatoi un po' imballati, subendo l'avversario per 7 minuti di orologio, tenuti a galla dal portiere Nubel, erede designato di Neuer non solo per l'assonanza del cognome. Così, nel momento migliore danese, un harakiri di Pedersen invola lo stesso autore dell'1-0 a tu per tu con Iversen, regalando di fatto all'attaccante dell'Augusta la doppietta (52'). Al 66', poi, un altro errore scandinavo in impostazione permette alla Germania, e più nello specifico a Waldschmidt, di firmare il tris che pone fine a qualsivoglia ostilità. Al 73', il rigore dell'1-3 segnato da Skov è utile solo per le statistiche.

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