Lippi: "Sarri non abituato a rosa così numerosa. Nessun dubbio su De Ligt"

Le parole dell'ex allenatore della Juve e attuale ct della Cina sull'inizio di stagione dei bianconeri: "Ci vuole tempo, bisogna che tutti i giocatori entrino in condizione"
Lippi: "Sarri non abituato a rosa così numerosa. Nessun dubbio su De Ligt"© LAPRESSE

TORINO - "Non si aspettava di trovare a inizio campionato una rosa così numerosa da gestire. Credo ci sia una fiducia e stima reciproca". Lo ha detto l'ex tecnico di Inter e Juventus Marcello Lippi parlando dell'inserimento di Maurizio Sarri nel mondo bianconero. "Cambiare modo di giocare e ragionare vuol dire cambiar modo di allenarsi e metodologia di lavoro, non è una cosa che avviene schioccando le dita. Ci vuole tempo - ha aggiunto ai microfoni di 'Radio Anch'Io Sport' su Radio 1 Rai - Bisogna che tutti i giocatori entrino in condizione, e poi ci sono anche gli altri. La Fiorentina mi hanno detto che ha fatto un'ottima partita". Parlando di Antonio Conte, il ct della Cina ha evidenziato che "è un trascinatore, lo era già in campo, lui concepisce una squadra in cui ci sia unità di intenti e voglia di mettersi a disposizione l'uno dell'altro - ha proseguito a proposito del tecnico dell'Inter - Ecco quello che riesce a dare Conte alle sue squadre. E' tutto molto presto per giudicare, anche se non per le punzecchiature e le polemiche tra Inter e Juventus". Poi, su De Ligt: "Se non si fosse fatto male Chiellini lui si sarebbe inserito molto tranquillamente, ma non c'è alcun dubbio sul valore del giocatore. Non sta succedendo niente, la Juve aveva fatto un programma di inserimento normale. Alla Juve non hanno mai fatto ingressi trionfali neanche i grandissimi campioni che si chiamavano Platini o Zidane, anche se sei bravo a inserirsi in meccanismi così rodati si fa fatica".

Lippi sulla Nazionale di Mancini e sul Var

"Ci sono tanti giovani bravi, la Nazionale fa ben sperare, compresa quella Under 21 e Under 20" ha detto Lippi a proposito del movimento azzurro. "Quando allenavo io potevo scegliere su una base del 60%, ora è molto più difficile, non c'è mai stato una percentuale di stranieri così alta in Italia - ha aggiunto - Mancini ha iniziato in un momento di grande difficoltà, inserendo grandi giovani, anzi chiamando ragazzi che addirittura non erano ancora stati utilizzati in campionato, come Zaniolo. Il messaggio più importante l'ha dato lui". "Il Var? Ne penso molto bene, è un qualcosa che deve aiutare gli arbitri ad evitare degli errori. Secondo me deve servire soltanto per capire se il pallone è entrato o meno oppure per qualcosa come nella finale del Mondiale (la testata di Zidane, ndr). Ridurrei gli interventi, sennò si fa confusione" è il commento del ct della Cina sul Var.

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