La maxi-operazione anti-tv pirata coinvolge 5 milioni di utenti solo in Italia

Sono state individuate le sorgenti da cui parte il segnale: soltanto nel nostro Paese, il volume d'affari è di oltre due milioni di euro al mese. Gli utenti della piattaforma Xtream Codes rischiano carcere e multe salatissime
La maxi-operazione anti-tv pirata coinvolge 5 milioni di utenti solo in Italia© www.imagephotoagency.it

TORINO - È stata ribattezzata Eclissi la maxi-operazione contro le tv pirata messa in atto dalla Polizia di Stato, con l'ausilio della Procura della Repubblica di Roma e, a livello internazionale, dalle polizie e dalle autorità giudiziarie di Francia, Paesi Bassi, Germania, Bulgaria e Grecia, oltre che dalle agenzie europee Eurojust ed Europol. Si tratta della più grande battaglia mai messa in atto contro lo streaming illegale ed ha individuato le sorgenti che convertono i segnali analogici delle pay tv satellitari in web-digitale: l'obiettivo è quello di bloccare un volume d'affari da circa due milioni di euro al mese soltanto nel nostro Paese e che coinvolge, in Italia, circa 5 milioni di utenti.

Sequestrata la piattaforma Xtream Codes

La Guardia di Finanza ha sequestrato la nota piattaforma 'Xstream Codes' oscurando i circa 700 mila utenti che ne usufruivano. L'operazione delle Fiamme Gialle rientra nel maxi-blitz messo a segno questa mattina anche dalla polizia contro le iptv illegali, le webtv che ritrasmettono il segnale delle pay tv. Sono otto gli ordini europei di indagine nei confronti di una associazione a delinquere a carattere transnazionale emessi dalla Procura della Repubblica di Napoli sono eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria con numerose perquisizioni sul territorio nazionale per smantellare le centrali ed aggredire i rilevanti proventi illeciti.

Gli utenti rischiano carcere e multa

Rischiano la reclusione fino a 3 anni e multe da 2.500 a 25mila gli utenti della piattaforma Xtream Codes. Al momento dello "spegnimento" vi erano 700mila utenti collegati, e un potenziale di 5 milioni di utenti totali, che con un abbonamento da 12 euro al mese riuscivano a guardare i programmi trasmesso dalla principali pay tv e dalla piattaforme a pagamento.

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