Vialli: "Io capo delegazione della Nazionale. Samp? Manca l'accordo sul prezzo"

L'ex centravanti blucerchiato ha annunciato il nuovo ruolo, parlando anche della trattativa fallita con il presidente Ferrero
Vialli: "Io capo delegazione della Nazionale. Samp? Manca l'accordo sul prezzo"

ROMA - Gianluca Vialli è pronto a diventare il capo delegazione della Nazionale italiana, lo ha annunciato a Roma con entusiasmo, umiltà ed emozione: "Sono molto felice dell'invito: sono qui invitato da presidente da Roberto. Ufficialmente come ambasciatore dei Roma 2020 e quello ora è il mio ruolo, ma nei prossimi giorni ci sarà possibilità di approfondire con il presidente Gravina: lo ringrazio di avermi aspettato e ci sarà possibilità di approfondire il contributo nel ruolo di capo delegazione. Spero di poter iniziare nel ritiro di novembre. Adesso sono qui per fare domande e per capire se ci sarà possibilità di contribuire a migliorare una organizzazione che già funziona benissimo".

Vialli: "Mancini è la rinascita della Nazionale"

"Mancini? Roberto è un fratello e ci capiamo con uno sguardo: l'ho trovato sereno, consapevole e si è conquistato una autorevolezza con i comportamenti e le idee. Con lui so che siamo in buone mani per la rinascita azzurra. La mia salute? Sto bene, anche se il percorso è molto più lungo di quanto uno posa immaginare. Però sto bene e non c'è motivo per cui non possa fare una vita normale: tra le cose della vita normale c'è appunto anche il lavoro".

Vialli: "Per la Sampdoria non c'è l'accordo sul prezzo"

Inevitabile un accenno anche al fallimento della trattativa per l'acquisizione della Sampdoria: "Non ci siamo messi d'accordo sul prezzo e non è colpa di nessuno. A volte si lima tra domanda e richiesta e si trova punto di incontro ma stavolta non è stato possibile. L'unica cosa che tengo a dire è che noi abbiamo agito sempre in in modo molto riservato. Io ne parlo qui per la prima volta dopo 13 mesi, non siamo mai andati in tv dalla Venier o dalla Ventura e ci dispiace che la pubblicità abbia condizionato l'umore e le prestazioni di società e squadra. Mi dispiace, perché a parte il tempo e le energie spese, mi ero convinto che avremmo potuto fare un buon lavoro con le persone che già operano nella Samp e a cui non viene riconosciuto merito perché se li prende tutti Ferrero. C'è una struttura efficiente a cui volevo aggiungere passione, orgoglio, coraggio e umiltà per aiutare il popolo sampdoriano e per rappresentarlo. Peccato: lo farò con la divisa della Nazionale".

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