ANKARA (TURCHIA) - "Gli atleti che rappresentano il nostro paese all'estero sono vittime di una campagna di linciaggio dall'inizio dell'operazione". Queste le parole del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che tuona contro la Uefa dopo che lo scorso 15 ottobre la massima organizzazione del calcio europea aveva deciso di aprire un'inchiesta per i saluti militari, nel mezzo dell'offensiva nel nord della Siria, fatti da Demiral e compagni nei match contro l'Albania e la Francia. Alcuni politici francesi avevano addirittura richiesto di annullare il match contro la nazionale campione del mondo. "Respingiamo l'atteggiamento discriminatorio, ingiusto e politico nei confronti della nostra nazionale e dei nostri club", chiosa Erdogan durante una conferenza stampa svoltasi ad Ankara.