Galliani: "Volevo Conte e Sarri. Il Var? Dopo il gol di Muntari sono favorevole"

L'ex ad del Milan, oggi dirigente del Monza, si confessa a Tiki Taka: "Ho corteggiato a lungo l'attuale tecnico dell'Inter. La sostituzione di Cristiano Ronaldo? Accadeva la stessa cosa a Sacchi con Van Basten"
Galliani: "Volevo Conte e Sarri. Il Var? Dopo il gol di Muntari sono favorevole"© LaPresse

TORINO - Adriano Galliani a tutto campo ieri sera su Canale 5, davanti ai microfoni di Tiki Taka. L’ex amministratore delegato del Milan, oggi dirigente del Monza, ha parlato del passato e del presente, ammettendo di aver cercato Antonio Conte per i rossoneri: “Sì, ci ho provato – dice Galliani - l’ho corteggiato a lungo, ma non ce l’ho fatta a prenderlo”. Un interessamento c’è stato anche per Maurizio Sarri: “Nel calcio ci sono tante cose che si dicono e non si dicono. Sono stato vicino a Sarri come a tanti giocatori. Se fossi rimasto al Milan avrei cercato di prendere Icardi perché penso che sia un attaccante straordinario”.

Var e il gol di Muntari

Quando si parla di Var, la mente di Galliani va a una vecchia polemica arbitrale: “Dopo il gol di Muntari non dato, sono assolutamente favorevole – spiega il dirigente del Monza - dopo quell’episodio sono diventato un fan di qualsiasi tipo di tecnologia legata al calcio. Certamente il Var va migliorato, ma era peggio prima quando non c’era la tecnologia: adesso hai più certezze e meno sospetti. Si può modificare, ma non si può tornare indietro. Sono molto contento che ci sarà il Var anche in Serie B l’anno prossimo. La gente è più tranquilla adesso”.

Cristiano Ronaldo come Van Basten

Interpellato sul malumore di Cristiano Ronaldo per la sostituzione nel match di un paio di settimane fa tra Juve e Milan, Galliani fa un paragone: “Lasciar fuori Ronaldo è come quando Sacchi lasciava fuori Van Basten. Marco era il CR7 dell’epoca. Ha vinto tre Palloni d’oro, ma si è fatto male alla caviglia a 28 anni, altrimenti ne avrebbe vinti cinque o sei. Come ha reagito Van Basten? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Poi elogia Ancelotti: “Carlo è una persona fantastica. Le sue doti migliori sono quelle di saper sdrammatizzare e farsi scivolare tutto. Mi ricordo che quando Berlusconi voleva giocare con le due punte, Ancelotti mi disse: dobbiamo dire al presidente che Kakà è una seconda punta”.

La lotta scudetto tra Juve e Inter

Sul testa a testa tra Juve e Inter dice: “Dopo 31 anni di Milan non parlo di Inter, ma ha ragione Conte quando dice che la Juventus, senza l’Inter, avrebbe già vinto il suo nono scudetto consecutivo. È rimasta l’unica squadra che può contendere il titolo ai bianconeri”. Infine racconta qualcosa del suo Monza: “Non è un passo indietro, il Monza è la mia vita. Può giocare in Serie C, in D o in B, ma è casa mia. Sono un po’ come Ulisse che torna a Itaca. Io sono partito dal Monza, poi ho fatto 31 anni di prestito al Milan e sono tornato al Monza. Facciamo solo progetti annuali e quello di quest’anno è andare in Serie B. Brocchi sta facendo molto bene, abbiamo un discreto vantaggio e speriamo di mantenerlo fino alla fine”.

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