© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.TORINO - La salma di Luciano Gaucci, presidente del Perugia per 13 anni morto sabato scorso all'età di 81 anni, non tornerà in Italia: i funerali e la sepoltura avverranno infatti a Santo Domingo, dove lo stesso Gaucci si era creato una seconda famiglia e aveva deciso di vivere. A comunicare la notizia alla stampa perugina è stato il figlio maggiore Alessando: "D'accordo con mio fratello Riccardo abbiamo constatato che papà aveva fatto la scelta, da uomo libero, di tornare a Santo Domingo, dove i suoi figli sono ancora piccoli e sono distrutti dal dolore per aver perso il papà. Abbiamo ritenuto giusto che resti lì e credo che il suo volere fosse quello di restare dove aveva scelto di vivere".
Gaucci, un presidente rivoluzionario
"Ci sentivamo quasi tutte le settimane sia con lui che con la sua famiglia, visto che ho un bellissimo rapporto con la moglie e i figli. Negli ultimi tempi - continua il primogenito Alessandro - era stato evidente il suo aggravamento".
Gaucci ha speso gran parte della sua vita nel mondo del pallone guidando il Perugia per ben 13 anni e facendo conoscere al mondo del grande calcio giocatori divenuti poi grandi come Miccoli, Gattuso, Nakata, Materazzi, Grosso, Obodo, Rapajc e Zè Maria. Tanti i colpi di mercato "stravaganti", come il sudcoreano Ahn Jung-Hwan, mattatore dell'Italia ai Mondiali 2002, il cinese Ma Mingyu, il trinidiano Silvio Spann, l'iraniano Rahman Rezaei e il figlio del leader libico Mu'ammar, Al-Saadi Gheddafi. È stato un presidente rivoluzionario: fu il primo ad affidare la guida della prima squadra maschile a un tecnico donna chiamando nel 1999 Carolina Morace sulla panchina della Viterbese.