Coronavirus, addio a Gregotti: ristrutturò lo Stadio Ferraris di Genova

E' morto a 92 anni il celebre architetto piemontese: sua la firma sul progetto dell'impianto ligure per i Mondiali del 1990
Coronavirus, addio a Gregotti: ristrutturò lo Stadio Ferraris di Genova© Lapresse

MILANO - È morto stamattina a Milano Vittorio Gregotti, noto architetto piemontese, fra i migliori del Novecento. Era ricoverato in ospedale per una polmonite da Coronavirus, ma non ce l'ha fatta. Aveva 92 anni. "Se ne va, in queste ore cupe, un Maestro dell'architettura internazionale; un saggista, critico, docente, editorialista, polemista, uomo delle istituzioni, che - restando sempre e prima di tutto un architetto- ha fatto la storia della nostra cultura. Concependo l'architettura come una prospettiva: sull'intero mondo e sull'intera vita. Che grande tristezza", ha scritto su Facebook per ricordarlo Stefano Boeri. Gregotti, tra i suoi tanti lavori, progettò la ristrutturazione dello Stadio Luigi Ferraris di Genova, completata tra il 1987 e il 1989 in vista dei Mondiali di calcio del 1990. Lo ha ricordato anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Addio a Vittorio Gregotti, maestro dell'architettura, ambasciatore italiano nel mondo e papà del nostro stadio Ferraris a Genova. Grazie maestro, custodiremo i tuoi gioielli e vinceremo questa battaglia anche per te”.

Gregotti, maestro di Renzo Piano 

Gregotti era nato a Novara il 10 agosto 1927. Dopo la laurea in architettura nel 1952 al Politecnico di Milano entrò, come prima esperienza, nello studio BBPR. Dal 1953 al 1968 svolse la sua attività in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Nel 1974 fondò la Gregotti Associati di cui era presidente. È stato anche docente di Composizione architettonica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e ha insegnato nelle Facoltà di Architettura di Milano e Palermo. Nel corso della sua attività accademica è stato anche 'visiting professor' alle Università di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge (Regno Unito) e al M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) di Cambridge in Massachusetts, negli Stati Uniti. Tra i suoi numerosi interventi si contano, per esempio la risistemazione di Potsdamer Platz a Berlino, i progetti del Teatro degli Arcimboldi a Milano, del Gran Teatro Nazionale di Pechino. e della Chiesa di san Massimiliano Kolbe, a Bergamo. “Se ne va un grande maestro e lascia una grande eredità in difesa della città e del suo territorio. Vittorio Gregotti, profondo ed autentico, come sono sempre stati i grandi maestri" è il commento commosso di Renzo Piano che all’Ansa sottolinea: "L'ho avuto prima come insegnante, al Politecnico di Milano, assieme ad Ernesto Rogers. E poi per tutta la vita, come amico e guida severa. Mi resterà vicino, nel cuore e nel pensiero”.

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