Coronavirus, Legrottaglie contro Johnson: "L'Inghilterra è un Paese inutile"

Il tecnico del Pescara risponde sui social al primo ministro del Regno Unito: "L’Italia avrà tanti difetti, ma noi non affidiamo ad un virus la selezione della nostra popolazione"
Coronavirus, Legrottaglie contro Johnson: "L'Inghilterra è un Paese inutile"

PESCARA - "Tanta roba l’Inghilterra. Invidiabile nella Premier league o nel rugby, incantevole sugli autobus doppi o no i taxi neri, amabile negli scritti di Shakespeare o Dickens, superlativa nella musica dei Beatles e dei Rolling Stones, ammirevole nelle menti di Newton o Darwin. Il vecchio Darwin, quello nuovo un po’ meno, il suo primo ministro, che propone la selezione naturale come soluzione al corona virus. Immunità di gregge, ordina. Il 60% della popolazione si ammalerà. Chi avrà l’età e la forza per sopravvivere andrà avanti; gli anziani, gli affetti da altre patologie, i deboli...e vabbè, pazienza, se ne farà a meno. Un paese che abbandona i deboli è come un medico che cura solo i sani, praticamente inutile. L’Italia avrà tanti difetti. Fatichiamo a stare in fila, magari buttiamo qualche cartaccia per strada, ma non affidiamo a un virus la selezione della nostra popolazione. Non deleghiamo alla malattia il compito di curarla. Lo facciamo noi, con i nostri medici, i nostri infermieri, le nostre regole, ma, soprattutto, con la nostra umanità. Uniti. Con la teoria del gregge, sì, anche noi, ma secondo la nostra interpretazione: 'Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che è smarrita?' Buona domenica, a casa". Con questo lungo messaggio postato su Instagram ed allegato ad una foto con degli ovini in primo piano, il tecnico del Pescara Nicola Legrottaglie risponde al primo ministro britannico Boris Johnson, che ha parlato di immunità di gregge per combattere il Coronavirus, e a Christian Jessen, il medico-presentatore che ha rilasciato la discutibile dichiarazione secondo cui l'emergenza Covid-19 altro non sarebbe, in Italia, che un pretesto per non lavorare.

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