Coronavirus, Valdano: "Con l'emergenza si è capito che il calcio è una simulazione della realtà"

Così l'ex stella del Real Madrid: "Nel bel mezzo del caos sociale, con tante vittime, tra cui un grande uomo come Sanz, lo sport cerca ancora il suo berretto, mentre gli applausi si sono trasferiti dagli stadi ai balconi"
Coronavirus, Valdano: "Con l'emergenza si è capito che il calcio è una simulazione della realtà"

MADRID (Spagna) - "Il Coronavirus ha portato via l'attenzione per il calcio e i suoi eroi. Gli applausi si sono trasferiti dagli stadi ai balconi. Il calcio, abituato male, resiste e non vuole scendere dal palco, discutendo di come e quando la festa ricomincerà". Jorge Valdano, ex calciatore del Real Madrid, parla dell'impotenza del mondo del calcio e dello sport in generale di fronte alla pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo intero nella sua rubrica settimanale su El Pais. "Non è solo il calcio, ma è lo sport in generale che continua a cercare il suo berretto nel bel mezzo del caos sociale. Come scrisse Santiago Segurola, il Cio somiglia all'orchestra del Titanic. Il calcio si è creduto importante fino a quando il Coronavirus gli ha detto la verità: è solo una simulazione della realtà. Lo dirò evidenziando la sua grandezza culturale: una gloriosa simulazione della realtà".

Coronavirus, Valdano ricorda Sanz

Il campione del mondo a Messico 1986 ricorda poi la figura dell'ex presidente del Real Lorenzo Sanz, una delle tante vittime spagnole del Covid-19: "Questa strana realtà ha preso Lorenzo Sanz con tutta la durezza del momento - scrive Valdano -. Come tanti altri,è rimasto solo, senza nemmeno il conforto della sua meravigliosa famiglia. Con Lorenzo, il calcio dice addio a un'era di uomini che si sono fatti da soli. Lo conoscevo bene. Ha sempre mostrato una grande qualità umana. Scrivo questo articolo per ringraziarlo e salutarlo con il rispetto e l'onore che merita".

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