Coronavirus, Ghirelli attacca Gravina: "Mi fa ridere chi parla di date, priorità è salute"

Il presidente della Lega di Serie C ha parlato a Radio Cusano Tv Italia: "Terminare la stagione qui? Bisognerà evitare contenziosi altrimenti la gente darà un calcio nel sedere"
Coronavirus, Ghirelli attacca Gravina: "Mi fa ridere chi parla di date, priorità è salute"© LaPresse

ROMA - Il presidente della Serie C Francesco Ghirelli, in un'intervista a Radio Cusano Tv Italia, ha parlato della ripresa dei campionati non risparmiando attacchi: "Il primo punto è la salute. A me fanno ridere quelli che cominciano a parlare delle date, perchè stabilire ora la data è piu' difficile che vincere alla Lotteria Italia. Bisogna stare attenti all'umore della gente. Io ho dei dati, per tutti gli episodi che abbiamo visto, con i tira e molla su giocare e non giocare, allenarsi e non allenarsi, noi siamo ai minimi storici di attenzione e interesse della gente. Terminare la stagione qui? Bisognerebbe anche valutare come si retrocede. Dobbiamo evitare contenziosi. Se qualche presidente decidesse che per un suo interesse valicherà il portone di un tribunale sportivo o ordinario, la gente ti darà un calcio nel sedere". Il segretario della Figc ha proseguito commentando le decisioni dell'Uefa prese nella giornata di mercoledì 1° aprile: "Si è stabilito di provare ad arrivare fino in fondo alla regolarità dei campionati nazionali, aprendo la finestra fino a luglio e poi successivamente terminare la Champions. In modo da assicurare la regolarità dei campionati ed evitare che il calcio si infili in un contenzioso pazzesco".

"Tutte le società come la Juventus"

Ghirelli infine si è soffermato sugli aspetti economici del calcio parlando pure del taglio degli stipendi: "La Juventus ha sospeso 4 mensilità, ma se riprendesse il campionato si siederà coi calciatori per valutare cosa fare. Io credo che questa norma di salvaguardia sarà inserita da tutte le società. . Con il Decreto Cura Italia per la prima volta il calcio è stato riconosciuto nell'apparato produttivo e industriale del Paese. Questo gli deve consentire di utilizzare strumenti come la cassa integrazione, l'apprendistato, poi stiamo lavorando su un provvedimento che faccia un fondo di sostegno alle società calcistiche che sia alimentato dall'1% dell'introito delle scommesse, 50% per il calcio e 50% degli altri sport".

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