TORINO - "Una cosa è allenarsi e una cosa e fare una partita, ovvero dal luogo dove stanno andare in Italia o fuori per fare una competizione con tutta la delegazione". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite a Radio Kiss Kiss Napoli, sulla possibile ripresa del campionato di calcio. "Europei in Italia e non itineranti? Spetta all'UEFA. Sono stati firmati dei contratti. L'Italia non ha gli stadi per ospitare gli Europei. L'Olimpico, lo Juventus Stadium e la Dacia Arena sono gli unici a norma", ha aggiunto. "I miei rapporti con Gravina? Ci siamo sentiti per farci gli auguri di Pasqua. Ho un rapporto continuo e costante. Non c'è nessuna ricostruzione diversa da quello che sto dicendo", ha continuato.
Malagò "È il momento delle decisioni. Rinvio Europei? Decisione sacrosanta"
Malagò: "Contento che le squadre possano tornare ad allenarsi"
"Legittime le aspirazioni di completare il campionato. Ma le regole di ingaggio sembrerebbero definite in una riunione con i responsabili del settore in Federcalcio. Non si può privilegiare il grande campione al giocatore delle serie minori. Vedremo i provvedimenti. Si potrà gradualmente ricominciare. Sono contento che le squadre di calcio si possano riallenare", ha aggiunto Malagò. "Ad esempio Federica Pellegrini si allenava da sola col suo allenatore a bordo vasca a 15 metri di distanza. Sono stati accomunati 300 casi di atleti di vertice. Perché a torto o a ragione il Comitato Scientifico ha deciso di fermare tutti", ha sottolineato il numero uno dello sport italiano.