© www.imagephotoagency.itPARIGI (FRANCIA) - Didier Deschamps, ct campione del mondo con la Francia a Russia 2018, in un'intervista al quotidiano francese L'Équipe in edicola domani, a proposito dell'emergenza Coronavirus commenta:"È un periodo davvero molto complicato, le famiglie sono in lutto, altre attendono le notizie sui propri cari che stanno lottando per la vita, è davvero terribile e la sofferenza di tutte queste persone mi rattrista. I medici e gli infermieri stanno dando il massimo per lottare contro l'epidemia e il minimo che possiamo fare è rispettare le restrizioni al massimo".
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Deschamps e il modello Juve
Deschamps, poi, tesse le lodi della Juve, club del quale ha indossato la maglia dal 1994 al 1999 prima di diventarne allenatore nella stagione 2006-07, quella della risalita dal purgatorio della Serie B al paradiso della massima serie. A proposito del club bianconero, il tecnico francese ammette che se allenasse in un club piuttosto che in una Nazionale, imposterebbe il suo lavoro "seguendo la scuola Juve, lì ci si allena tanto a livelli altissimi per ottenere risultati". Deschamps, che con la Francia ha vinto il Mondiale sia da calciatore (1998) che da ct (2018), è stato spesso etichettato con soprannomi da gregorio: "Le etichette non hanno mai trovato il mio interesse, sapevo cosa dovevo fare per essere utile alla mia squadra". Infine a proposito dei modelli seguiti da allenatore commenta: "Inutile dire farò come Sacchi, Cruyff o Guardiola, devi avere i mezzi per fare certi tipi di calcio e ogni allenatore è giudicato in base ai risultati".