MANAGUA (Nicaragua) - In Nicaragua hanno tutt'altro modo di pensare per affrontare il Coronavirus, come svelato dalla vicepresidente Rosaria Murillo: "L'unica maniera per sconfiggere la pandemia è la fede in Cristo". Seguendo questa linea nel Paese centramericano, che ha pure registrato finora pochi casi di positività rispetto ai sei milioni di abitanti, le attività come lo sport non si fermano. Il campionato di calcio prosegue, nonostante l'opposizione di una sola società, il Dirianfèn, così come il pugilato, pur trattandosi di una disciplina ad alto rischio, come confermano i dati delle positività in soli tre giorni del torneo preolimpico di Londra poi sospeso. In Nicaragua però non hanno intenzione di fermarsi e per la giornata di sabato 25 aprile l'ex campione del mondo Rosendo "El Bufalo" Alvarez ha organizzato una riunione di otto incontri che si svolgeranno all'arena "Alexis Arguello Sports Center". Il match clou sarà quello al limite delle otto riprese tra i pesi leggeri Ramiro Blanco e Robin Zamora, e si tratta di una sfida che a Managua è molto attesa in quanto rivincita di un confronto che, nell'ottobre scorso, vide Zamora vincere per Kot al secondo round.
"Impossibile giocare con la mascherina"
Le regole per il Covid-19
Ciò che non è diverso rispetto agli altri Paesi sono le misure di sicurezza per prevenire il Covid-19. I contendenti di ogni match prima di salire sul quadrato dovranno avere la mascherina, che toglieranno prima del gong della prima ripresa. Arbitro, giudici, uomini dell'angolo e medici di riunione la mascherina dovranno invece tenerla, così come i guanti di lattice, mentre per gli spettatori all'entrata ci sarà lo scanner che misurerà loro la temperatura corporea, e chi ha 37,5 o più non potrà entrare. Ci saranno a disposizione anche dispensatori di gel disinfettante per mani e suole delle scarpe, e per i posti verrà rispettata la distanza di sicurezza di un metro l'uno dall'altro.