© Getty ImagesMONTEVIDEO (URUGUAY) - "Ho sempre ammirato Maradona come calciatore, ma come persona è stata tra le peggiori che abbia mai conosciuto". Lo ha rivelato Edgardo Codesal, l'arbitro messicano di origini uruguaiane protagonista della finale ai Mondiali in Italia del 1990, parlando di Diego Armando Maradona e degli insulti durante l'inno argentino prima della gara contro la Germania, poi persa dalla nazionale argentina. Vinsero i tedeschi grazie al rigore trasformato da Brehme, in uno stadio Olimpico che fischiò dall'inizio alla fineMaradona. "Se avessi applicato il regolamento lo avrei dovuto espellere prima della partita per l'insulto che ha rivolto a tutto lo stadio - spiega l'arbitro uruguaiano ai microfoni di Radio 1010 riferendosi alle parolacce pronunciate dall'ex capitano dell'Albiceleste durante gli inni -. Ho cercato di calmarlo, di spiegargli che doveva pensare a giocare, ma non mi ha ascoltato. Potevo mandarlo fuori anche dopo l'espulsione di Monzon, mi disse che era una rapina della Fifa. In campo era un leader totale, aveva grande personalità e ho sempre avuto rispetto e ammirazione per il Maradona calciatore, ma come persona no, lo consideravo spregevole".