Spadafora, il calcio e la CVC

Spadafora, il calcio e la CVC© www.imagephotoagency.it

Cogliendo fior da fiore dalle ultime dichiarazioni di Vincenzo Spadafora, saltabeccanti fra un post su Facebook, un’intervista in tv e un’altra al giornale il cui editore è il presidente del Torino, notoriamente contrario alla ripresa del campionato, salvo poi firmare un documento di senso opposto con gli altri diciannove presidenti di A: «Non sono il ministro del calcio, sono il ministro dello sport». «Gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato, per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!». «Se ci saranno le condizoni necessarie, sarò felice di dare il via campionato». «Sarebbe surreale per un ministro dello Sport demonizzare il calcio». Bravo, bene, bis. Anche perché, il calcio che fattura quasi 5 miliardi di euro l’anno, alimenta un indotto lavorativo di 300 mila occupati, versa al Fisco 1.250 milioni di euro ogni anno (il 70 per cento del gettito di tutte le discipline) è il motore dello sport italiano. Sia detto con tutto il rispetto per i centri danze, i circoli, le piscine e le palestre, sempre in attesa di sapere se il 18 maggio potranno riaprire. Per non dire dei 37 mila collaboratori sportivi: risulta che non tutti abbiano ancora ricevuto i primi 600 euro spettanti agli aventi diritto.

In attesa del fatidico incontro tra la Federcalcio e il Comitato Tecnico Scientifico, in programma domani, ad illuminare il ministro dello Sport circa il ruolo del calcio, lato economico-sportivo, arriva la Cvc. Certamente, il ministro dello sport e non dl calcio, sa che cosa sia. CVC Capital Partners è un fondo d’investimento britannico. I suoi settori principali sono i servizi finanziari, il rugby (Sei Nazioni), le telecomunicazioni, la farmaceutica. Cvc vanta una capacità di investimento di 100 miliardi di euro. Nel 2016, ha rilevato Sisal per un miliardo di euro. Oggi su Tuttosport, Stefano Salandin vi informa dei 15 miliardi di euro che il fondo potrebbe investire in Serie A nei prossimi dieci anni. Lo scenario economico italiano della Fase 2 e della Fase 3 si annuncia eufemisticamente inquietante, anche alla luce della sentenza della Consulta tedesca («Il governo e il parlamento di Berlino si attivino contro l’acquisto di titoli di Stato nella forma attuale. Senza chiarimenti dalla Bce, la Bundesbank fra tre mesi smetterà di partecipare»). Il fatto che un colosso del calibro di Cvc voglia massicciamente investire nell’Azienda Serie A dimostra ancora una volta quale sia la sua importanza fondamentale. Prima riparte e meglio è. Sennò Spadafora si ritroverà ancora ministro dello sport. Chiuso per crac.

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