Sneijder rivela: "La vodka era diventata la mia migliore amica"

Alcune anticipazioni dell'autobiografia svelano un aneddoto dell'ex Inter ai tempi del Real Madrid: "Potevo solo stare da solo e alla fine sono affondato fisicamente"
Sneijder rivela: "La vodka era diventata la mia migliore amica"© EPA

È in programma l'uscita dell'autobiografia di Wesley Sneijder, ma alcune anticipazioni della stampa olandese hanno rivelato prima del previsto alcuni passaggi del libro in cui l'ex Inter racconta degli aneddoti vissuti durante la sua esperienza al Real Madrid"Ero giovane e ho apprezzato il successo e l'attenzione. Ma qualcosa deve essere andato storto li'. Niente droghe, ma alcol e rock'n'roll. Mi ci sono abituato, come una delle stelle della famiglia reale olandese. Da giocatore del Real vieni adorato. Ma non posso dire di aver resistito a lungo. Ho giocato abbastanza bene, ma hanno detto che avrei potuto fare ancora meglio" ha ammesso Snejider.

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Sneijder e la vodka come amica

Poi ha aggiunto: "Sono rimasto solo e vedevo il piccolo Jessey davvero poco. Potevo solo stare da solo. A proposito, perche' restare soli quando hai abbastanza amici con cui passare il tempo libero? Non mi sono reso conto che la bottiglia di vodka era diventata la mia migliore amica. Fisicamente, non me ne accorgevo nemmeno. Il giorno dopo mi svegliavo come se nulla fosse accaduto. Ho continuato a giocare, ma meno bene e nettamente meno concentrato. Il mio atteggiamento non era degno del Real Madrid. Ho mentito a me stesso che stava andando bene e mi sono aggrappato alla mia intelligenza calcistica. Sono affondato fisicamente. Camminavo di meno, lo nascondevo molto con la mia tecnica. Pensavo anche che nessuno se ne accorgesse" ha conluso l'ex Inter. (Italpress)

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