Scamacca, ecco l'Haaland d'Italia

Dopo la doppietta al derby è il giocatore del momento: l'attaccante del Genoa ricorda il tedesco per lo strapotere fisico, ma si ispira ad Ibrahimovic
Scamacca, ecco l'Haaland d'Italia© Getty Images

GENOVA - Se lo cercate su Instagram, normale per un ragazzo di 21 anni, lo troverete alla voce «iamscamacca» e se vi sembra di aver già sentito un nome simile vi basterà cercare il profilo social di Zlatan Ibrahimovic, «iamzlatanibrahimovic». Basterebbe questo per fotografare l'uomo derby rossoblù e giocatore del momento non solo in casa Grifone: Gianluca Scamacca. La sua però non è presunzione. Stesso fisico e stesso ruolo e un tocco di palla non naturale per un attaccante centrale di quella stazza. Eppure Scamacca ricorda realmente il campione svedese del Milan. Perché non si limita a segnare, ma lavora per la squadra, sforna assist e, almeno quest'anno, non sembra sbagliare un colpo. Anche se per via dell’età si può accostare al fenomeno attuale Haaland, fresco vincitore del nostro Golden Boy, di cui possiede il medesimo strapotere fisico.

Ma il genoano già due anni fa aveva le idee molto chiare: «Il modello è Ibrahimovic, ma il mio mito era Totti: la mia prima maglia è stata quella della Roma con la scritta Barilla, poi quella dello scudetto con il nome di Batistuta: sognavo di essere lui» aveva dichiarato in una intervista. Cresciuto nelle giovanili della Roma, dopo aver iniziato nella Lazio, a sedici anni fa una scelta che crea nella capitale molti malumori: accetta la corte degli olandesi del PSV e si trasferisce nel paese dei tulipani. Dura un anno la sua avventura olandese, la prima, e nel frattempo si allena con un certo Ruud Van Nistelrooy in qualità di tecnico dal quale impara molto.

Ma il richiamo dell’Italia è più forte di tutto ed è il Sassuolo a fare il colpaccio. Con i neroverdi inizia un lungo percorso di crescita che passa dalla vittoria al Viareggio a tanti prestiti, Cremonese, di nuovo in Olanda al Pec Zwolle fino all’Ascoli la scorsa stagione. Poi l’intuizione di Daniele Faggiano proprio quando molti club di serie A non sembravano ritenerlo pronto per il massimo campionato. Arriva al Genoa in sordina tanto che in molti lo considerano come la terza punta dietro a Shomurodov e Destro [...]

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